Addio ai due ricercatori, cordoglio alla Federico II e al Suor Orsola Benincasa

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Una morte assurda, difficile da elaborare. Anche Fulvio Filace, il giovane ricercatore della Federico Ii di Napoli, non ce l’ha fatta, dopo i’esplosione in tangenziale, a Napoli, dell’auto sulla quale viaggiava assieme alla ricercatrice del Cnr, Maria Vittoria Prati, anche lei deceduta.

Osservato in Ateneo un minuto di silenzio ad inizio delle attività, annullato il concerto della Nuova Orchestra Scarlatti in programma stasera al cortile delle statue della Federico II.

“Apprendiamo con sgomento la tragica notizia della morte di Fulvio, il nostro giovane studente coinvolto nell’esplosione dell’auto avvenuta venerdì scorso – ha detto il rettore Matteo Lorito- In questo momento di sofferenza, desidero esprimere a nome di tutta la comunità federiciana e mio personale il nostro dolore e la nostra vicinanza alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che a Fulvio volevano bene.
La morte di un giovane è sempre un evento difficile da accettare e ancor di più inspiegabile è la perdita di uno studente che stava per concludere i suoi studi e aveva compiuto nelle nostre aule il suo percorso di formazione.
Di Fulvio l’Ateneo conserverà memoria nel rimpianto di non aver potuto sostenerlo nella realizzazione delle sue speranze, delle sue ambizioni”.

Il giorno prima Lucio d’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente del CNR, ha aperto con un minuto di raccoglimento e con un commosso ricordo in memoria di Maria Vittoria Prati il convegno internazionale ospitato dal Suor Orsola e dedicato al tema de “L’approccio incentrato sull’uomo per il patrimonio culturale nella transizione digitale: discipline in dialogo”.

“In un momento così particolare e tragico per il CNR napoletano, che pure siamo convinti possa avere un ruolo sempre più rilevante sul nostro territorio e possa progressivamente incidere in campi di azione di maggiore ampiezza, vogliamo dedicare un pensiero alla collega dell’Istituto STEMS, Maria Vittoria Prati, che era considerata un punto di riferimento negli studi sulle emissioni e sull’utilizzo di combustibili alternativi e al giovane laureando, Fulvio Filace, che era con lei al momento dell’incidente”, ha detto il rettore.