“After Work” di Gandini, lo Zia Lidia si interroga sull’universo del lavoro

0
376

Si fa riflessione sull’universo del lavoro After Work di Erik Gandini. Un’inchiesta, impreziosita dagli interventi di Elon Musk, Noah Chomsky, Josh Davis, Elisabeth Anderson, Luca Ricolfi, Armando Pizzoni che arriva al cinema Partenio il 21 marzo, alle 20.30,  nell’ambito degli appuntamenti dello Zia Lidia, Il regista, scrittore e docente Erik Gandini, nato a Bergamo e trasferitosi da anni in Svezia, titolare della cattedra di cinema documentario all’Università delle Arti di Stoccolma, si interroga sulla percezione che esponenti di diverse classi sociali, culture e religioni hanno sul lavoro e sul suo rapporto con l’esistenza. Spaziando episodicamente tra la Corea del Sud, gli Stati Uniti, il Kuwait e l’Italia, le voci di autorevoli esperti di comunicazione e di futuro, che predicono la possibilità per l’umanità di emanciparsi dall’obbligo di lavorare per vivere, si alternano alle confessioni e ai vissuti esperenziali di chi il lavoro lo subisce o lo accetta, o di chi lo fugge (come i NEET, acronimo per Not engaged in Education, Employment or Training, percentuale particolarmente presente tra i giovani italiani). “Il film è una riflessione – spiega Gandini – sul modello di vita centrato sul lavoro che continua a caratterizzare il nostro tempo. Il paradosso è che si parlava di più in modo utopico della possibilità di emanciparsi dal lavoro negli anni ’30. Perchè il processo di automatizzazione non ci ha consentito di ridurre il peso del lavoro nelle nostre vite? La sfida è quella di riaccendere il dibattito su cu potrebbe essere la nostra vita, riducendo il tempo dedicato al lavoro, invece di normalizzare un modello che ci portiamo dietro dall’inizio del Novecento”

Con l’apporto della fotografia di Fredrik Wenzel, il doc riconferma la capacità di Gandini (ricordiamo Videocracy. Basta apparire nel 2009 e La teoria svedese dell’amore nel 2015) di ammaliare lo spettatore con immagini ricercate e un montaggio dinamico. Musiche di Christoffer Berg e Johan Söderberg. Candidato, tra gli altri, al Chicago Film Festival. Introduce: Bianca Maria Paladino; interviene Franco Fiordellisi, segretario generale CIGL Avellino