Aggressione di un infermiere nella Casa Circondariale di Avellino: ancora violenza in carcere

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Casa Circondariale di Avellino: Un infermiere aggredito. A darne notizia è il Segretario Regionale dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP), Vincenzo PALMIERI. Nella giornata di ieri, registriamo un nuovo evento critico violento nel carcere di Bellizzi (AV); questa volta vittima di una grave aggressione è stato un infermiere.

Un detenuto comune di origini calabresi, sfruttando una libertà di movimento assoluta, lasciava il Reparto Penale per giungere in infermeria, dove ormai da tempo i detenuti dei vari Reparti sono soliti darsi appuntamento per discutere dei loro affari.

L’infermiere si limitava a chiedere al detenuto il motivo della sua presenza lì, ma per tutta risposta veniva aggredito in maniera violenta senza esclusione di colpi. Il malcapitato doveva far ricorso per le contusioni subite al Pronto Soccorso Ospedaliero, dove gli venivano riconosciuti 10 giorni di prognosi.

Il Sindacalista aggiunge che non è la prima volta che il personale sanitario e parasanitario soccombono nella spirale di violenza esistente nel carcere.

Interviene sull’argomento il Consigliere Nazionale OSAPP Emilio FATTORELLO, che denuncia l’assenza dei dovuti interventi dell’Amministrazione che ha reso l’istituto Penitenziario di Avellino il peggiore della Campania per i noti fatti di violenza e per una discutibile gestione più volte denunciata.

Ormai è trascorso circa un anno dalla visita ispettiva di una Commissione inviata dal Capo del Dipartimento che rilasciò 113 prescrizioni, delle quali si è fatto ben poco, tanto che la situazione è degenerata e precipitata.

L’Organizzazione Sindacale da tempo chiede ai vertici del DAP l’assegnazione di un Direttore e Comandante titolari che affrontino come dovuto le criticità esistenti in una realtà Penitenziaria complessa come quella di Avellino, che conta oltre 500 detenuti, attualmente allo sbando.

La stessa Camera Penale Irpina, prendendo contezza della invivibilità di tutti nella Casa Circondariale, sia essi operatori che detenuti, nella persona del Presidente avv. Quirino IORIO, diffida con un documento del 31/07/2023 tutte le Autorità preposte ad una urgente disamina della questione, se del caso annunciando anche uno stato di agitazione qualora il suo appello non fosse accolto, in considerazione della gravità di quanto esposto.