Allarme bomba a Lauro, paura nella frazione Fontenovella

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Un borsone sospetto ha fatto  scattare l’allarme bomba nella mattinata di ieri  al deposito di materiali inerti di un imprenditore già finito nei mesi scorsi nel mirino di un intimidazione. Tutto è avvenuto intorno alle 8:30  lungo la strada provinciale  di via Nuova  a Fontenovella, la frazione alle porte di Lauro, dove si trova il deposito dell’impresa di movimento terra ed inerti  del trentottenne Patrizio Donnarumma, titolare dell’attività, che già a giugno era stato oggetto di una grave intimidazione, su cui indaga la Direzione Distrettuale Antimafia, quando una bomba carta era stata fatta  esplodere sul parabrezza della sua Fiat Panda, che le aveva completamente distrutto la parte anteriore.
I FATTI
Una segnalazione quella giunta ai militari della stazione di Lauro relativa proprio alla presenza di un oggetto sospetto lungo la recinzione del deposito ma proprio fronte strada, trafficatissima,che da Lauro conduce verso i comuni del nolano. Giunti sul posto i militari delle stazioni di Lauro e di Quindici, hanno riscontrato effettivamente la presenza di un borsone chi era stato ancorato  lungo la recinzione con un filo di ferro. Considerato il precedente alquanto inquietante, i militari dell’arma hanno preferito richiedere l’intervento di personale specializzato per effettuare le verifiche sul contenuto del borsone sospetto, temendo in particolare che ci potessero vuoi essere un ordigno una bomba carta come già avvenuto nel precedente episodio che aveva visto destinatario l’imprenditore quindicese. Sul posto è stato richiesto l’intervento del personale del gruppo artificieri del comando provinciale di Napoli, intanto la strada provinciale ss403 dal tratto da Fontenovella conduce verso Nola e che da Nola conduce verso fontenovella è stata chiusa al traffico per circa un chilometro da parte dei militari con l’ausilio della polizia locale per una questione di sicurezza ed è rimasta così fino alla chiusura delle operazioni intorno alle 14:00 ieri pomeriggio. Per  seguire gli accertamenti necessari e garantire anche il cordone di sicurezza intorno al sito sono giunti sul posto anche i militari del nucleo radiomobile della compagnia dei Carabinieri di baiano, lo stesso comandante Gianluca candura, il personale dei vigili del fuoco di Avellino. I militari del gruppo artificieri no alle 12:00 hanno concluso le operazioni di verifica della presenza di eventuali ordini all’interno del borsone tutto grazie alla tecnica il rumore del Cannone ad acqua che è stata necessaria per accertare la presenza di esplosivo. all’interno del borsone non è stata rilevata alcuna traccia di beh o altro materiale dinamitardo bensì Hanno accertato libera accertato i militari dell’arma grazie ha l’operazione di  bonifica eseguito degli artificieri si trovavano degli indumenti usati. Un falso allarme? Ente all’interno del borsone non erano presenti ordigni, Ma la circostanza comunque ha destato sospetti da parte degli inquirenti, considerata proprio la modalità con cui il borsone è stato ancorato alla recinzione ed in particolare per i precedenti legati proprio alla figura dell’imprenditore già nel mirino di un raid solo qualche mese fa. Per cui anche se alla fine quello relativo alla allarme bomba si è rilevato fortunatamente un allarme con esito negativo, non si esclude nessuna ipotesi invece sulla presenza del borsone all’esterno del deposito di Donnarumma. Materiale tenuta all’interno del borsone isolato e bonificato dagli artificieri è stato è stato a lungo riportato dai militari del nucleo radiomobile della compagnia di Baiano che hanno sottoposto a sequestro tutto il contenuto dello stesso, che molto probabilmente finirà All’attenzione dei reparti scientifici dell’Arma, anche le luci di poi di quelli che saranno gli sviluppi dell’attività investigativa e soprattutto le determinazioni dell’autorità giudiziaria.