Allerta Aria Inquinata: appello alla Prefettura di Avellino per mitigare i rischi

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“Allerta Aria Inquinata”: concordato il sei ottobre scorso con la Prefettura di Avellino, questo documento è stato inviato oggi al Prefetto Paola Spena. L’obiettivo, in attesa di interventi strutturali, mitigare o quanto meno evitare di respirare aria inquinata. Con la speranza che queste proposte vengano prese seriamente in considerazione.

Questa  la richiesta alle Istituzioni per un sistema di gestione rapida dei giorni ad alta concentrazione degli inquinanti in atmosfera, che riportiamo integralmente:

In breve

«Chiediamo l’implementazione del sistema di gestione rapida e di emergenza che attivi una “Allerta pubblica” nei giorni di elevata concentrazione di inquinanti in atmosfera.

Ci sono infatti giorni con condizioni meteo specifiche come alta pressione e inversione termica che – unite al persistente inquinamento dell’aria – fanno sì che gli inquinanti possano ristagnare nell’aria e raggiungere concentrazioni molto più alte rispetto alle raccomandazioni OMS e alle soglie consentite dalla normativa italiana.

In numerose città italiane si ricorre alla “domenica ecologica” per limitare le emissioni in atmosfera in alcuni giorni critici. Il sistema di “Allerta Aria Inquinata” punta ad essere un’evoluzione dinamica e più estesa di tale principio di gestione emergenziale, sempre a tutela della salute pubblica.

Considerazioni generali
Premessa 1: l’attuale sistema non funziona

L’attuale gestione dei giorni di emergenza per la concentrazione di polveri sottili in atmosfera non funziona. Ciò accade perché è fondata su interventi:
EX POST, che accadono cioè solo dopo che si sono verificate giornate con alto ristagno degli inquinanti (che dunque vengono già respirati dai cittadini), e
ESTEMPORANEI, che sono cioè basati su ordinanze dei singoli Comuni scoordinate e riferite a vincoli orari e giornalieri del tutto discrezionali.

A fronte di un problema complesso, ad oggi l’iniziativa è lasciata ai singoli Comuni: questi non possono che rispondere con i propri limitati mezzi. Serve un cambio di paradigma e che si salga di livello: c’è bisogno di un coordinamento a livello di macroarea e di un sistema preventivo che operi su basi scientifiche.

Premessa 2: Allerta Aria Inquinata non è la soluzione

Allerta Aria Inquinata rappresenta solo una forma di gestione emergenziale per i giorni ad alto rischio, considerati i significativi danni per la salute dell’esposizione agli inquinanti atmosferici.

Il sistema trova tuttavia un ruolo solo nel quadro più ampio di azioni istituzionali volte all’abbattimento duraturo delle emissioni in atmosfera. Ciò necessariamente chiama in causa tutte le Istituzioni – per quanto di competenza – ai fini delle necessarie azioni di monitoraggio delle emissioni e di incentivazione all’utilizzo di sistemi meno inquinanti per trasporti, attività produttive, smaltimento dei residui agricoli e riscaldamento degli edifici.

Premessa 3: Il sistema di allerta è già tra le azioni previste dalla Prefettura di Avellino

Il 29 novembre 2021 la Prefettura di Avellino ha inviato il documento “Inquinamento dell’aria nella città di Avellino e nei Comuni dell’hinterland” ai Sindaci dei Comuni dell’area, alle altre Istituzioni e alle associazioni convocate al tavolo tematico (Prot. Uscita N.0086999 del 29/11/2021).

Il documento fa seguito all’incontro istituzionale tenuto presso la sede della Prefettura di Avellino e cita esplicitamente quanto segue: “È stata anche concordata con Arpac, Regione ed Osservatorio Meteorologico di Montevergine, la predisposizione di un meccanismo di allert, che potrebbe essere attivo dal gennaio 2022, per consentire ai Comuni, con un congruo preavviso, sulla base delle previsioni effettuate dal sistema integrato di modellistica meteorologica e di qualità dell’aria, di valutare l’adozione in tempo utile di correttivi mirati”.

La proposta Allerta Aria Inquinata rientra dunque pienamente tra le azioni approvate dalle Istituzioni e – considerato il termine del gennaio 2022 ormai trascorso e confermata la disponibilità dell’Osservatorio Meteorologico di Montevergine – sollecita una pronta attuazione congiunta con Arpac e Regione Campania.

In dettaglio COSA

“Allerta Aria Inquinata – AAI” è un sistema di allerta preventiva circa le condizioni meteo che possono portare al ristagno di inquinanti in atmosfera (cd “giorni critici”).

Il sistema segnala in anticipo i giorni in cui si prevede il verificarsi di tali condizioni così da limitare le emissioni in atmosfera che – soprattutto in alte concentrazioni e per durature esposizioni – comportano danni gravi per la salute delle persone esposte.

Allerta Aria Inquinata ha due caratteristiche specifiche:

  1. si attiva in maniera preventiva,
  2. è fondata sui dati scientifici delle previsioni meteo.

1 – Attivazione preventiva

Allerta Aria Inquinata agisce in chiave prognostica perché intervenire ex post sarebbe già troppo tardi. Ciò dunque è diverso da quanto apparentemente previsto dalla normativa regionale per la quale l’allerta avverrebbe solo dopo che si verifica un certo numero di giorni negativi. Si tratta in sostanza di un sistema che funziona ex ante e non ex post.

2 – Analisi delle previsioni meteo

L’allerta è realizzata a partire da analisi scientifiche simili a quelle su cui si basa l’allerta meteo della Protezione Civile. Ciò richiede il monitoraggio delle previsioni meteo nel breve e medio periodo al fine di identificare potenziali “giorni critici”.

COME

In termini concreti, il sistema funziona in 3 fasi:

  1. ANALISI – l’analisi dei trend meteorologici determina la previsione di “giorni critici” sulle base delle condizioni meteo attese nel breve-medio periodo,
  2. ALLERTA – il sistema Allerta Aria Inquinata emette dunque un warning a istituzioni e cittadini al fine di limitare le emissioni in atmosfera. Il sistema può avere ad esempio una segnalazione di tipo semaforico con giornate rosse, arancioni, gialle e verdi,
  3. FINE ALLERTA – una volta superata la condizione di criticità, il sistema segnala l’avvenuto rientro in condizioni normali.

QUANDO

Allerta Aria Inquinata si ispira ai sistemi di allerta consolidati della Protezione Civile che si attivano tipicamente 12-24 ore prima che si possa verificare una particolare condizione meteo estrema.

Allerta Aria Inquinata ha un vantaggio: deve prevedere le “belle giornate”, ovvero le giornate di alta pressione e stabilità atmosferica che più favoriscono il ristagno di inquinante. Questi fattori precursori sono più facili da prevedere rispetto a eventi meteo estremi, pertanto la previsione può avvenire con un buon grado di affidabilità anche di 3 o 4 giorni di anticipo.

QUANTO

Tutte le emissioni inquinanti sono oggetto di preoccupazione per la salute umana. A prescindere dalla fonte, nessuna esclusa.

Per chiarezza, le fonti che dunque dovrebbero essere interessate includono senza dubbio:

  • ●  attività produttive e industriali,
  • ●  sistemi di riscaldamento domestico e degli uffici,
  • ●  roghi agricoli,
  • ●  traffico veicolare.Tra gli inquinanti oggetto di monitoraggio e di allerta si includono:
  • ●  Particolato (PM10),
  • ●  Particolato fine (PM2,5),
  • ●  Metalli pesanti,
  • ●  Biossido di azoto (NO2). PERCHÈDi inquinamento ci si ammala e si muore. Sono innumerevoli ormai le evidenze mediche e scientifiche in materia, a partire dai richiami dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si tratta di scorie ambientali contenenti metalli pesanti, ossidi di azoto e altri inquinanti identificati come pericolosi e alla base di molte malattie, non solo tumori.

    Vivere e – con riferimento alle generazioni più giovani – crescere in un ambiente inquinato è riconosciuto tra i fattori che riducono le aspettative di vita dei nostri bambini e di tutti i nostri concittadini.

    Ormai ciò non appartiene più alla “teoria” medica o allo studio delle matrici ambientali. La recente pubblicazione dello studio SPES , ad opera dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, fa esplicito riferimento alla presenza di diossine e metalli pesanti nel sangue dei nostri concittadini sulla base di analisi reali.

    Gli effetti della scarsa salubrità dell’aria dunque non possono più essere ignorati: Avellino non è più un’isola incontaminata. E ogni giorno i suoi cittadini presenti e futuri – con i bambini ad essere i più sensibili all’esposizione agli inquinanti – continuano a respirare l’aria di un territorio in attesa di una riconversione ecologica per la salute, prima ancora che per l’ambiente.

    CHI

    Allerta Aria Inquinata funziona evidentemente se corredato di un sistema di verifica degli adempimenti e di eventuale sanzione delle infrazioni.

    Già nella riunione presso la Prefettura di Avellino citata in premessa, si era deciso che ARPAC e Regione assumessero la guida di un tale sistema di allerta sul territorio, alla luce delle evidenti competenze tecnico-scientifiche e del ruolo istituzionale ricoperto».