Amministrative, stallo nel centrodestra: oltre al candidato c’è il nodo liste

La scelta tra civismo e soluzione politica non c’è stata neppure sabato e il nome del papabile neppure. Ciò che conta alla fine è il consenso: su questo si misurerà il valore delle proposte

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Niente di fatto nel centrodestra. L’indicazione del candidato sindaco è rinviata alla prossima settimana. Il tempo è scaduto ma la quadra è difficile da trovare. Ancora non si è deciso se scherare una coalizione con i simboli o una formazione civica. Da ciò dipende il nome apicale per la fascia tricolore.

Ci sono due proposte. Quella della Lega, guidata in Irpinia dal sindaco di Cassano, Salvatore Vecchia, e di Forza Italia, coordinatore il sindaco di Chiusano, Carmine De Angelis, che sono ferme sul civismo, trovando sponda in Primavera Meridionale, l’associazione di Sabino Morano, che un punto fermo l’ha messo con Lazzaro Iandolo alla testa della lista La Rondine.
Secondo questo blocco di centrodestra il candidato potrebbe essere il giornalista Rino Genovese.
Chi punta sul civismo tiene in considerazione inoltre che la coalizione dell’ex sindaco Gianluca Festa perde colpi e sponsor a causa delle ripercussioni delle inchieste giudiziarie. Ad esempio, il consigliere regionale Livio Petitto, capogruppo di Moderati e Riformisti, e Angelo D’Agostino, candidato come Fruncillo alle europee ma in quota Forza Italia.

Ma poi ci sono i Fratelli d’Italia di Ines Fruncillo e Gennaro Romei, coordinatore dell’Udc, che spingono per una compagine elettorale politica.
Anche perché candidata alle europee, tornata politica dove gli elettori barrano il simbolo, Fruncillo preferisce questa opzione. Da poco eletta leader irpina di Fratelli d’Italia, mette il partito in primo piano.

Alla fine prevarrà probabilmente la proposta più efficace in termini di consenso, avrà ragione chi convincerà gli avversari che per vincere o comunque competere significativamente sono utili i simboli, è necessaria una identità forte, una riconoscibilità, oppure conviene più una caratterizzazione civica, che non sia indistinto politico e sia aperta alla città.
La designazione del candidato sindaco va allora di pari passo con la composizione delle liste per il Consiglio comunque, mettendo in fila nomi che possano assicurare un minimo di riscontro elettorale, che siano rappresentativi della città oltre che dei partiti, magari anche di un programma minimo per Avellino