Asidep, verso una nuova assemblea. Svolta sulle richieste dei 54 operai?

Il Consorzio Asi, infatti, proporrà ai lavoratori della depurazione irpina, in questa occasione, e ovviamente ai sindacati, una lettera di accordo, impegnandosi per la salvaguardia dei posti di lavoro

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di Giancarlo Vitale

Si ritroveranno dopodomani, mercoledì 10 aprile, in un’altra assemblea. La vertenza Asidep va incontro ad un nuovo appuntamento che potrebbe rivelarsi decisivo. Il Consorzio Asi, infatti, proporrà ai lavoratori della depurazione irpina, in questa occasione, e ovviamente ai sindacati, una lettera di accordo, impegnandosi per la salvaguardia dei posti di lavoro. In attesa dell’affidamento della gestione del servizio, che dovrebbe avvenire entro il prossimo 15 aprile.

Sarà la volta buona? Accoglierà, il presidente Pasquale Pisano, le richieste dei 54 dipendenti e dei sindacati? A quanto ha assicurato, pare che stavolta ne sapremo di più. Non si può prescindere dalla cassa integrazione a rotazione. Il nuovo gestore, Geko spa, sembra disposto all’idea di far lavorare 18 operai. In seguito, con il project financing si andrà avanti per il rilancio definitivo. E al nuovo corso dovrebbe provvedere anche la Regione Campania, attraverso finanziamenti.

Mercoledì i sindacati sentiranno le nuove indicazioni. Ma, soprattutto, vorranno capire l’ammontare dei debiti di Asidep, e quelli di Asi. La preoccupazione è quella dei continui fallimenti, prima ci è passata Cgs.”Se queste società hanno una sorta di benestare occulto-dice il segretario provinciale della Fismic, Giuseppe Zaolino-per cui fanno debiti e fanno fallire aziende, non pagano contributi ai lavoratori, per anni, a noi sembra una cosa molto grave”. Per i sindacati potrebbe paventarsi anche il reato di bancarotta fraudolenta.

“Per cui -continua Zaolino- invitiamo ufficialmente la magistratura, la Procura della Repubblica, ad aprire un fascicolo”. E ritorna sul “ricatto” della firma precedente richiesta. “La sfida è vedere cosa vogliono fare per licenziare i dipendenti Asidep. E farci spiegare come intendono programmare il ciclo della depurazione, per il quale gli imprenditori del cratere sono preoccupatissimi”. Intanto i lavoratori aspettano ancora le cinque mensilità arretrate.