Atripalda, il caso Palladino: volano gli stracci

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Il direttivo Pd di Atripalda esprime solidarietà e vicinanza alla consigliera Nancy Palladino. “Non convince, purtroppo, l’autodifesa tentata dal sindaco Paolo Spagnuolo che risulta incongruente. In questa mancanza di rispetto, sia verso la città di Atripalda che verso i consiglieri comunali, non vi è nulla di “goliardico” come ha tentato di definire il suo atteggiamento lo stesso sindaco”.

Solidarietà è arrivata anche da Giovanni Ardolino, presidente nazionale di Acai onlus, associazione di tutela dei consumatori e degli inquilini.
“E’ inaccettabile ed incocepibile che il capo di una aministrazione pubblica nell’esercizio delle sue funzioni, mentre si svolge una seduta consilia, trovi il tempo per inviare “messaggi goliardici”, come lui ha definito tale inopportuna e censurabile uscita per giustificarsi non appena la vicenda è diventata di dominio pubblico, offendendo una persona, una rappresentante istituzionale ed una donna”.
Ardolino va avanti con una cosa serie di argomenti fino a chiedere di verificare “tutti gli atti amministrativi della giunta e di garantire a cittadini, esponenti politici, sindacati ed associazioni il pieno esercizio della democrazia e delle libertà di espressione. La legge è uguale per tutti, in qualunque sede. Almeno così recitano le norme e le scritte nelle aule dei Tribunali. E chi riveste un ruolo istituzionale e gestisce risorse e beni pubblici è tenuto a dare spiegazioni sul proprio operato prima e più degli altri”.

Arriva poi la risposta del Gruppo Consiliare di maggioranza “Attiva Atripalda” .

Dopo aver fatto la storia sui precedenti della storia politica ed elettorale, la maggioranza consiliare assegna ad un clima di grande tensione mai sopita anche gli avvenimenti che capitano : “In tale circostanza è da inquadrarsi la vicenda che ha visto coinvolto il sindaco Paolo Spagnuolo nell’ultima seduta di Consiglio Comunale che, a conclusione dello stesso, ha erroneamente inviato un messaggio alla consigliera Nunzia Palladino, il cui contenuto vedeva come protagonista se stesso, ancorché forbito di un linguaggio goliardico. Di errore trattasi! La stessa consigliera coinvolta lo ha affermato palesemente.
L’incidente occorso al sindaco Paolo Spagnuolo attiene alla sfera privata, fuori dal contesto consiliare e assolutamente non sessista poiché non è rivolto a nessuna persona, ma riguarda se stesso. Inoltre, non mina le sue riconosciute qualità umane e capacità amministrative, peraltro, attestate in ambito territoriale e provinciale. Piuttosto, il gruppo consiliare di minoranza “Atripalda Futura”, coglie l’occasione per strumentalizzare e spettacolarizzare un inconveniente, anche e soprattutto per occultare quanto di gravissimo fosse accaduto qualche momento prima, ovvero la fuoriuscita dal gruppo di minoranza della consigliera Anna Nazzaro”.

Così dalla maggioranza consiliare, che continua: “Lo stesso comportamento non è stato adottato dallo scrivente gruppo consiliare “Attiva Atripalda”, allorquando, in una seduta di Consiglio Comunale, il consigliere Giuseppe Spagnuolo, rispondendo ad una provocazione dibattimentale, offese pubblicamente la sorella del vicesindaco (episodio che fu regolarmente riportato dalla stampa locale). In tale occasione, nessuna levata di scudi a tutela della donna offesa è pervenuta e si è registrata da parte della consigliera Palladino e del Partito Democratico locale né provinciale, nonostante l’attuale vicesindaco fosse un iscritto allo stesso partito.

In antitesi ai principi fondanti del Partito Democratico, questo clima di avvelenamento è stato e sarà lo sport preferito del gruppo consiliare “Atripalda Futura” per tutta la durata dell’attuale consiliatura. Tale comportamento irresponsabile, piuttosto che rivolgersi contro l’attuale Amministrazione, non fa che compromettere l’immagine di tutta la città rispetto al territorio provinciale, il quale apprezza l’operato della governance cittadina.

Risulta paradossale ed incomprensibile che nessun dirigente provinciale e locale del Partito Democratico abbia avvertito la necessità di un approfondimento dei fatti che riguardano due iscritti, prima di lanciarsi spericolatamente in un comunicato ufficiale, generando confusione nell’opinione pubblica e tra gli stessi iscritti.

La contestazione mossa denota la totale mancanza di argomentazioni valide per la città, a prescindere dal ruolo che occupano per volere dell’elettorato. Difatti, appare superato questo tentativo stucchevole e pretestuoso di lanciare accuse sessiste che invero sono ampiamente smentite dall’agire quotidiano dell’attuale amministrazione. Non per ultimo, le donne rappresentanti il gruppo consiliare “Attiva Atripalda” esprimono amarezza rispedendo fortemente al mittente l’ulteriore tentativo maldestro della consigliera Palladino di ricomprendere le stesse in una sterile polemica montata ad arte e rispetto alla quale fanno proprie le considerazioni in precedenza espresse sulla figura e persona del sindaco Paolo Spagnuolo, che mai ha assunto comportamenti o atteggiamenti discriminatori e prevaricatori nei confronti delle componenti del gruppo consiliare e delle innumerevoli cittadine che il primo cittadino quotidianamente incontra”.