Avellino: Truffa Covid, il Riesame lo scarcera ma il commercialista resta dentro

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Colpo di scena clamoroso nell’inchiesta sulla maxi-truffa dei ristori Covid. Nella serata di ieri, il Tribunale del Riesame ha accolto la tesi difensiva dell’Avvocato Alberto Biancardo, difensore di fiducia insieme all’Avvocato Vincenzo Di Vaio, di P.V. il commercialista arrestato dalla Guardia di Finanza per la maxi-truffa da un milione e duecentomila euro sui ristori Covid.

Per il professionista il Tribunale del Riesame ha dunque emesso un ordine di scarcerazione. Tuttavia, contestualmente, è giunto un nuovo ordine di cattura da parte della Guardia di Finanza, “per eccezionale gravità” nei confronti dell’indagato. P.V. dunque, resta in carcere. Il 10 novembre scorso, invece, il GIP ha accolto la richiesta di attenuazione della misura cautelare per l’altro indagato, I. R. difeso dall’Avvocato Alfonso Laudonia.

I due, stando all’impianto accusatorio, avrebbero falsificato i fatturati per ottenere le risorse, a fondo perduto, stanziate dal governo per le attività commerciali danneggiate dalla pandemia. Hanno incassato così quasi un milione e duecentomila euro le quattro persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Avellino. In particolare, le indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, hanno consentito di dimostrare che i due professionisti avevano posto in essere un articolato sistema di frode al fine di ottenere il beneficio stanziato nell’emergenza Covid, attraverso la presentazione di istanze, da parte delle società coinvolte, nelle quali veniva dichiarata falsamente una flessione media mensile del fatturato tra gli anni 2019 e 2020, che ha consentito poi di percepire illecitamente contributi per un importo complessivo pari ad euro 1.190.968,00.