Sono arrivati in migliaia al santuario di Materdomini in occasione delle celebrazioni dedicate a San Gerardo, patrono delle partorienti e delle madri. Un rito che ha coinvolto anche quest’anno pellegrini provenienti da tutto il Sud Italia nell’anniversario della morte. Una festa che culminerà nel pomeriggio nella tradizionale processione. E’ il sindaco Lorenzo Melillo a spiegare come “Il turismo religioso resiste. La speranza è che il santuario possa continuare ad essere un centro propulsore di fede e al tempo stesso favorire il rilancio dell’economia, grazie alla presenza dei visitatori. Funziona la sinergia tra prefettura, santuario e amministrazione comunale. Promuovere Materdomini significa promuovere l’Alta Irpinia. Ad affiancare polizia municipale e carabinieri i volontari della protezione civile, della Pubblica Assistenza e delle associazioni turistiche”. Nelle scorse settimane al lavoro anche gli operatori del verde pubblico e della manutenzione del Comune di Caposele e i volontari del gruppo Volontariato Anteas Caposele per rendere ancora più bella ed accogliente la frazione turistica.
A dare il via alle celebrazioni, nella giornata di ieri, la commemorazione del transito di San Gerardo, seguita dall’offerta dell’olio per la lampada e dalla veglia notturna. Questa mattina la solenne celebrazione liturgica prima della tradizionale benedizione del grano per la semina nel piazzale della Basilica. E’ stata l’occasione per ribadire il ruolo di San Gerardo di faro a cui guardare e chiedergli ancora una volta di portare conforto a chi soffre. Nel pomeriggio la processione con il corteo, guidato dal vescovo Cascio, che accompagnerà la statua di San Gerardo Maiella per le vie di Materdomini prima dell’ultima messa e gli attesissimi fuochi d’artificio. Particolarmente affollata la stanza dei fiocchi, amatissima dai visitatori. Migliaia di fiocchi rosa e azzurri pendono dal soffitto e dalle pareti, abbinati alle fotografie dei piccoli che San Gerardo benedirà lungo il cammino della loro vita.
