Biodigestore di Chianche, Sinistra Italiana: Ato e Regione facciano chiarezza

La vicenda sarà portata all'attenzione dei ministri dell'Interno e dell'Ambiente

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Biodigestore di Chianche e risvolti giudiziari, è  tempo di fare chiarezza. Sinistra Italiana ne farà una questione politica presso i ministri dell’Interno e dell’Ambiente, ma chiede che L’Ato rifiuti di Avellino informi i sindaci, così come chiedono che il presidente della Regione Campania faccia a sua volta chiarezza.

E’ la posizione del partito dopo il provvedimento giudiziario emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli a carico di società che operano nel settore del ciclo integrato dei rifiuti, in particolare nella nostra regione.

«L’operazione ha interessato alcune società riconducibili all’azienda che si è aggiudicata i lavori di costruzione del secondo biodigestore irpino, che dovrebbe essere allocato nel comune di Chianche», dicono i coordinatori provinciale e regionale, Roberto Montefusco e Tonino Scala, e il deputato Franco Mari.   

«L’inchiesta è in corso e siamo in attesa dei suoi risvolti giudiziari, per cui, senza prefigurare alcun esito in merito, riteniamo che sia doveroso da parte delle Istituzioni interessate e delle forze politiche e sociali, riflettere su quanto accaduto in una vicenda che fin dagli inizi ha mostrato incontestabili problematiche e contraddizioni.

Il radicato e combattivo movimento di cittadini e di soggetti organizzati presenti sul territorio, che si oppone alla realizzazione dell’impianto nel comune di Chianche, da tempo ha rappresentato l’assurdità di tale scelta, ritenendola inidonea e dispendiosa,nonchè frutto di un percorso amministrativo che ha disatteso le stesse prescrizioni normative regionali in materia. Posizione che, come partito provinciale e regionale, abbiamo sempre ragionevolmente condiviso e sostenuto anche attraverso specifiche iniziative promosse dal nostro gruppo parlamentare.

Abbiamo inoltre condiviso i rilievi sui rischi di una procedura quantomeno poco lineare, partita, per iniziativa di un piccolissimo Comune, quello di Chianche, che non ha nemmeno previsto una discussione e una deliberazione all’interno del proprio Consiglio Comunale, nonostante fossero chiare a tutti le implicazioni ambientali ed economiche di un simile progetto. Tutto questo ha senza dubbio favorito quel contesto di opacità che oggi è sotto gli occhi di tutti.

Per queste ragioni riteniamo che l’A.T.O. Rifiuti Avellino debba assumersi il dovere di convocare un’Assemblea generale dei Sindaci per un’informativa aggiornata e compiuta su una vicenda, che seppure di riflesso, assume aspetti delicati che, al punto in cui è giunta, non si può più ignorare.

Per quanto riguarda Sinistra Italiana, assicurando il più rigoroso impegno nel seguire i risvolti di questa complessa e preoccupante vicenda, preannunciamo la presentazione di un’iniziativa della nostra deputazione parlamentare rivolta al Ministro degli Interni e a quello dell’Ambiente nonché al Presidente della Regione Campania, volta a fare chiarezza sulla vicenda stessa, e a richiedere una assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti e le Istituzioni interessate».