Campo largo, prove di riconciliazione tra Pd e 5 Stelle. Gubitosa: si ascoltino tutte le anime del tavolo Pizza: si parta dal confronto per una soluzione condivisa

Il confronto promosso dall'associazione Fausto Addesa nell'anniversario della morte di Moro

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Una riflessione a tutto campo sulla crisi della democrazia italiana, che è stata anche l’occasione per confrontarsi sulle amministrative in città. Un confronto organizzato dall’Associazione Fausto Addesa, nell’anniversario della tragica morte di Aldo Moro, vero spartiacque nella storia della Repubblica, che ha visto la partecipazione di Franco Fiordellisi, Michele Gubitosa, Nello Pizza e Amalio Santoro, moderato dal giornalista Gianni Colucci.

Antonio Limone ha posto l’accento sulla lezione di Moro “La sua morte ha segnato l’inizio del processo di deterioramento della democrazia, la politica basata sulla riflessione ha lasciato spazio al leaderismo. Anche nella scelta del candidato bisognerebbe partire da un’idea di città e dal nome che meglio incarni questa visione, al di là dei personalismi”

Il segretario provinciale Nello Pizza ha ribadito la volontà di ripartire dal dialogo “senza veti ma proponendo soluzioni costruttive. Il tempo a disposizione è limitato. E’ necessario accelerare i tempi e sederci attorno a un tavolo”. Ribadisce la propria indisponibilità a candidarsi. “Di fronte a situazioni di emergenza, è doveroso assumersi delle responsabilità, ma ritengo che non sarà necessario farlo. Sono convinto che il tavolo troverà la sintesi adeguata e individuerà il candidato ideale per questa competizione elettorale. Continuo a ritenere che il candidato sindaco di Avellino debba provenire dalla realtà locale, che meglio conosce le dinamiche del territorio e chiediamo che il centro decisionale resti qui in città”.

E sulla bufera giudiziaria che ha travolto il comune: “La giustizia e la politica sono ambiti distinti. Non è corretto strumentalizzare situazioni giudiziarie non chiarite. Dobbiamo lasciare che la magistratura segua il proprio corso e costruire una nostra proposta politica, chiedendo il consenso della città”

Ha posto l’accento sulla centralità della trasparenza in tutte le scelte che si faranno Michele Gubitosa, vicepresidente Movimento 5 Stelle “Siamo concentrati solo su temi politici. Il coinvolgimento dei partiti a livello centrale nel tavolo di Avellino è legato allo stallo che caratterizza il comune nella scelta del candidato del centrosinistra. Dopo aver individuato un nome, poi ritirato, ci siamo trovati di fronte a una frattura nel PD di Avellino. Ma non esiste  nessuna contrapposizione tra il PD locale e Roma, nè il Pd romano avrebbe imposto il suo nome. Quello di Gengaro è stato proposto dal tavolo. Quando è stato contestato, i partiti hanno agito per fare chiarezza. Certamente, esistono opinioni divergenti all’interno del PD avellinese. Ma il focus deve essere sulla ricerca di una soluzione collettiva”

E ribadisce che “è il momento di ascoltare tutte le anime del tavolo, per un anno ho lasciato piena autonomia e indipendenza agli attori di questa coalizione. Ora si decida”.  Mentre Santoro ricorda come “La partita con Festa era già aperta anche prima dell’intervento della Procura”.