Cdm: inasprite le pene per i piromani, in difesa dell’ambiente

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 “La decisione con cui il CdM ha deliberato di inasprire le pene per coloro che compiono atti piromani, in danno dell’ambiente e della nostra comunità, è segno della solida volontà del Governo di contrastare questa minaccia per preservare la nostra preziosa natura, le risorse ambientali e le vite umane messe a rischio da incendiari senza scrupoli”.

Il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, commenta così la decisione del Governo:, e continua: “I roghi dolosi sono un crimine dagli effetti devastanti ben oltre le immediate conseguenze, e l’inasprimento delle pene invia un potente segnale a chiunque sia tentato di commettere tali azioni e dimostra che la nostra società non intende tollerarle. Si tratta di una misura rafforzata a protezione dell’ambiente, della sicurezza pubblica e della coesione della nostra comunità nazionale.

Confido che le previsioni dell’articolo 423 bis, con l’incremento della pena detentiva, assieme all’attenzione del Ministero dell’Interno per il controllo serrato sui territori da parte delle forze dell’ordine in sinergia con i cittadini, possano in futuro dissuadere i potenziali piromani.

 Pene più severe vanno in ogni caso affiancate da attività di prevenzione, educazione e consapevolezza per fermare il fenomeno dei roghi dietro ai quali c’è sempre più la mano dell’uomo.
Bisogna preservare l’economia di gran parte del territorio nazionale, che, come nelle ultime ore in Sardegna, va in fumo in poche ore per incendi dolosi alimentati dalle condizioni climatiche che rendono oltremodo difficili e purtroppo rischiosi, gli interventi dei Vigili del Fuoco e degli altri soccorritori.

Il Governo è fortemente attivo nell’incrementare personale del Corpo,  strutture, mezzi e sedi anche in località che in estate vedono decuplicate le presenze ma serve la collaborazione, la sensibilità e l’aiuto dei cittadini per fermare la mano assassina dei piromani”.