“Cento righe di vita”, il racconto estratto dal libro di Angela Nese

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Il lettore ideale è quello che crede alla profonda realtà di ciò che legge; nella sua testa luoghi, eventi e personaggi assumono la consistenza del marmo e la forza dell’illuminazione improvvisa.

Il lettore ideale è quello capace di lasciarsi devastare dall’arte al punto da ricavare vita vera dalla più palese delle menzogne.

Sarebbe cosa rara incontrare l’uomo che guardi a se stesso e legga la propria storia nel momento esatto in cui la vive: se la scrittura di una vita è, generalmente, un fatto postumo, la lettura, allora, come si dovrebbe definire?

Fu pertanto un uomo ben strano colui che fu in grado di leggersi mentre viveva.

Adam Evans percorse il tratto di strada che lo separava dalla donna con l’ombrello rosso che, quasi inconsciamente, aveva seguito dall’uscita dalla banca: ben quaranta righe era durata quella lunga passeggiata sotto la pioggia, tra i marciapiedi di una città sempre più grigia. Troppe parole erano state usate per descrivere il piede di Adam in una pozzanghera posta da un sadico scrittore nel luogo sbagliato al momento sbagliato. Saltando qualche riga l’avrebbe prevista, ma, quando si legge sul serio, saltare le righe non vale, si devono leggere quelle belle come quelle brutte.

Quando la donna dall’ombrello rosso si accorse di Adam, si fermò; aveva intuito che quell’uomo vestito di nero dalla testa ai piedi stava correndo proprio verso di lei.

«Desidera qualcosa?»

«Sì signorina, la stavo seguendo…»

Avrebbe voluto aggiungere “da più di quaranta righe”, ma si ricordò ben presto che la gente non misurava il tempo in righe e parole, quindi lo splendido essere, col rossetto in tinta con l’ombrello, non avrebbe compreso.

«E lo dice così?»

«Mi perdoni, dimenticavo le buone maniere.»

Così dicendo Adam Evans si levò il cappello dalla testa e fece un profondo inchino. Gli piaceva leggere i propri inchini, si sentiva elegante al punto giusto. E poi un inchino era rapido: quattro, massimo cinque parole.

La donna, che nel guardarlo si scostò dal viso una lunga ciocca di capelli rossi, non trovò le parole per rispondere.

“Puntini sospensivi”: pensò Adam, prima di andare avanti con le sue spiegazioni.

«Le stavo dicendo, signorina, che è da un po’ che la seguo, a causa di un desiderio al quale lei, in realtà, ha già dato soddisfazione. Ho pensato, non appena l’ho vista, che una donna come lei dovesse necessariamente avere una voce splendidamente soave: è per sentire la sua voce che l’ho seguita.»

La donna, affondando la mano libera dall’ombrello nella tasca del suo cappotto rosso, restò interdetta, tuttavia, dopo qualche secondo di attesa, concesse al suo interlocutore di nuovo la gioia di udire quella sua voce prima sconosciuta.

«Spero di non averla delusa allora.»

«Oh no, al contrario! Pensi che non ci sono parole adeguate a descrivere la sua voce! Sa, per questo hanno inventato le metafore, per rendere leggibile l’illeggibile. La sua voce è da metafora.»

La donna in rosso comprese che si trattava di un complimento; per quanto inusuale, lo era senza dubbio, almeno a giudicare dal sorriso dell’uomo fradicio di pioggia che le stava di fronte.

«E che metafora sarebbe la mia voce? Mi dica.»

«Sappia signorina che ciò che ho appena udito è il caldo diffondersi in tutto il corpo di mille battiti del cuore, tutti lenti, tutti profondi».

L’interlocutrice di Adam sembrò comprendere solo in parte ciò che lui volesse dire; lo guardò a lungo prima di avvicinarsi e dargli, contro ogni logica, un leggero bacio sulle labbra.

Quanto si impiega a leggere un bacio? Adam questo non lo sapeva, non ne aveva mai letto uno, non sapeva quante parole ci volessero per descriverlo né se ci fossero, effettivamente, parole per descriverlo efficacemente.

La donna sparì quasi subito dopo il bacio, lasciandolo lì a contare i puntini sospensivi necessari a descrivere il suo stupore.

Delle cento righe che Adam Evans lesse quel giorno le ultime furono ricoperte solo di punti.

 

Racconto estratto dal libro di Angela Nese “Del tempo e dell’esistenza” (L’argo Libro Editore).