Centro sociale Samantha Della Porta, i Giovani Comunisti: “Quali allora le proposte alternative per noi?”

Il documento della sezione cittadina dei Gc: "Pretendiamo i nostri spazi. Abbiamo bisogno di riprenderci il nostro futuro"

0
256
AVELLINO – Sulla questione del centro sociale Samantha Della Porta registriamo anche l’intervento dei Giovani Comunisti di Avellino, che si dicono indignati della decisione del Comune di assegnare in gestione il primo piano del centro sociale all’Its Ermete: “Noi Giovani Comunisti/e pretendiamo i nostri spazi perché abbiamo bisogno di riprenderci il nostro futuro”.
“E’ del novembre 2023, quando Gianluca Festa sedeva ancora nello scranno più alto della casa comunale di Avellino, la delibera con cui si affida in comodato d’uso gratuito alla fondazione “Its Ermete” di cui d’Agostino è presidente, l’intero piano terra del Samantha della Porta. Ironia delle sorti, proprio quell’edificio che porta il nome di una delle più giovani vittime del sisma dell’80 e che – solo nelle intenzioni – avrebbe dovuto essere presidio delle politiche giovanili, nei fatti diventa merce di scambio politico”.
“Ancora una volta – si legge ancora nel comunicato – si tarpano le ali a noi ragazze e ragazzi della comunità avellinese: si sottraggono luoghi di aggregazione e socialità per cederli a un ente privato che si occupa di efficienza energetica, il cui presidente è già proprietario di innumerevoli patrimoni immobiliari nella nostra provincia, e che per questo avrebbe potuto usarli a sua discrezione”.
“Quali sono allora le proposte alternative che la città offre a noi giovani che sovente veniamo chiamati ‘divanisti’ e scansafatiche? Nessuna! Questa è la risposta. La funzione dei centri di aggregazione, il concetto di comunità giovanile, quello di solidarietà e costruzione sociale dovrebbero essere priorità per un amministrazione comunale alla quale interessa fornire ai giovani strumenti adatti a costruire il proprio futuro. Invece ad Avellino si favoriscono gli interessi privati di pochi, che vogliono mettere le mani sulla città”.
“Il Samantha della Porta avrebbe potuto rappresentare una struttura portante nella costruzione di una comunità educativa sul territorio e rappresentare il primo livello del protagonismo sociale giovanile. “Come Giovani Comunisti/e esprimiamo la nostra solidarietà ad Avionica e ai giovani di tutta la città, per essere stati defenestrati da quello che noi consideriamo un loro diritto. Era a loro che era stato promesso che la locazione del Samantha della Porta, dopo essere stati prima cacciati dal Casino del Principe, sarebbe stata restituita alla comunità giovanile. Si tratta dell’ennesima ingiustizia perpetrata ai danni dei giovani”.