Città in agonia burocrazia infetta 

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A cento giorni dal governo cittadino guidato dal sindaco Ciampi, il bilancio è fallimentare. Non c’è traccia del cambiamento atteso e auspicato. Tanta confusione, troppo genericismo, sindaco e assessori prigionieri di una burocrazia che è la vera detentrice del potere. Il resto è noia. Degrado. Piccoli giochi di potere. Fantasticherie ignobili. La lenta agonia a cui il governo Foti ci aveva abituati sta diventando morte accertata. E’ solo responsabilità dei nuovi governanti? Non v’è dubbio che la loro incompetenza, nella maggior parte dei casi, si manifesta giorno dopo giorno; che lo stesso modo di comunicare da parte dell’ente locale risente di una superficialità a scapito dell’efficienza e finanche della stessa deontologia. Questo è tutto vero. C’è dell’altro, però. Riguarda la macchina burocratica. Essa è per gran parte infetta. E’ qui la vera incrostazione del potere. Foti ne era rimasto prigioniero pur avendo all’inizio del suo mandato promesso un generale repulisti, pur nel rispetto delle regole. Così appare anche per Ciampi che, a differenza del suo predecessore, non ha mai annunciato una rivoluzione nei vertici dirigenziali del Comune. La vicenda che ha visto fronteggiarsi sindaco e assessore al dirigente della ragioneria, nel merito dell’utilità di una consulenza sul bilancio comunale, la dice lunga sui contrasti tra livello politico e livello burocratico. Lo stesso segretario generale Feola, andando via da piazza del Popolo, non ha mancato di denunciare alcune vistose contraddizioni. Ciò deriva dalla mancanza di autorevolezza del potere politico e, al contrario, dal predominio decisionale di gran parte dell’apparato burocratico. Certo è che molti sono i segnali di preoccupazione: dalla mancanza di un disegno strategico per il futuro della città, alla capacità di dare risposte ai grandi temi così opportunamente segnalati sia nel recente congresso della Cgil che dal procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo sentinella morale di un territorio malcurato, in cui i colletti bianchi hanno grandi responsabilità.

di Gianni Festa edito dal Quotidiano del Sud