Clan Cava, la testimonianza dell’amministratore giudiziario dei beni sequestrati

0
1557

Si è tenuta ieri mattina nell’aula collegiale del Tribunale di Avellino, Presidente Dott. Robero Melone, una nuova udienza del processo a carico del Clan Cava, avente ad oggetto le condotte di sottrazione dei beni presenti all’interno della villa bunker, dapprima sequestrata e poi confiscata.

È stato sentito l’ultimo teste dell’accusa, l’amministratore giudiziario dei beni sequestrati al clan. L’amministratore ha elencato i numerosi beni sequestrati, oltre 200, tra cui conti correnti bancari e numerosi immobili, oltre alla  leggendaria villa bunker, sita in Pago del Vallo di Lauro, della quale sono state mostrate in aula anche le fotografie scattate proprio dall’amministratore al momento del sequestro.

Nel raccontare come era stata spogliata la villa, con l’asportazione di porte, infissi, impianto elettrico, sanitari e quant’altro, l’Amministratore si è soffermato anche nell’evidenziare il danneggiamento di tutto ciò che non era stato possibile portare via, come i pavimenti, i marmi, le ringhiere delle scale, l’ascensore interno.

In alcune stanze, sono stati trovati accatasati pneumatici e vecchie porte di legno, in segno, secondo la testimonianza, di imminente incendio.  Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Raffaele Bizzarro e Rolando Iorio.

La prossima udienza è stata fissata al 12 Settembre 2019, giorno in cui saranno sentiti i primi testi della difesa.