Claudio Barbaro (Lega). Calcio, Decreto Salvini, più Stato nello sport

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Il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini durante l'incontro con i giocatori del Napoli Lorenzo Insigne e José Callejon, insieme al vicepresidente del Napoli Edoardo De Laurentiis, a Castel Volturno, 30 novembre 2017. ANSA/UFFICIO STAMPA MATTEO SALVINI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

«Gli aspetti relativi al calcio contenuti nel Decreto Salvini sono un segnale importante di come il Governo stia interpretando in modo diverso il rapporto con lo sport. Non più come terminale di decisioni prese all’interno del sistema, ma come soggetto attivo, desideroso di contribuire alla ridefinizione di un modello di sport funzionale alla crescita del Paese».

Queste le parole del senatore della Lega Claudio Barbaro a commento della notizia secondo cui, nel decreto Salvini su sicurezza e immigrazione, all’articolo 41 del capo IV è inserita anche una norma in cui si chiede alle società di Serie A e B di certificare i bilanci, per accedere alla spartizione dei diritti tv.

«Agire sul sistema di distribuzione delle risorse interne al mondo del pallone e dare all’esterno, alla Consob, il ruolo di vigilante, testimonia la volontà politica e sociale di premiare uno sport sano, capace di creare valore. E’ una svolta epocale che dimostra anche la lealtà con cui la Lega sta interpretando il mandato elettorale. Avevamo promesso una rivoluzione del buon senso all’insegna del cambiamento e della trasparenza e la stiamo attuando.

«Mi auguro – conclude Barbaro – che sulla scia di questa volontà si possa anche, in un prossimo futuro, tornare alla previsione di aspetti mutualistici a sostegno di tutto lo sport di base, quello sport capace di educare alla democrazia, creare socialità e civismo, asse portante del nostro sistema sportivo».