Cna a Castellarte: esempi di Made in Italy nell’artigianato e nell’agroalimentare del territorio

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Un’insegna grigia all’esterno accoglie gli avventori del Festival, l’interno invece è di tutt’altro colore. La postazione della CNA Avellino al Festival Internazionale degli Artisti di Strada Castellarte 2016 ha chiuso ieri sera un’esperienza ricca e stimolante durante tre giorni, tre giorni durante i quali i visitatori hanno potuto conoscere meglio il lavoro della Confederazione, attraverso un percorso espositivo che narrava l’avventura di un anno di lavoro del settore Agroalimentare e di quello Artistico e Tradizionale, avventura cominciata a giugno dello scorso anno, presso Piazza Irpinia a Expo Milano 2015. Il Presidente della CNA di Avellino, Ciriaco Coscia, nonché i rappresentanti di CNA Nazionale da lui invitati a visitare la postazione e la manifestazione, Andrea Santolini, Presidente Nazionale CNA Artistico e Tradizionale, e Gabriele Rotini, Responsabile Nazionale CNA Alimentare, si sono mostrati piacevolmente soddisfatti dal lavoro svolto.
Sulla sinistra, dopo l’ingresso nella postazione, quattro banner a ricordare cos’è la CNA: servizi, autoriparazioni, installazioni e impianti, costruzioni. Di fronte all’ingresso, un’esposizione dei lavori dell’eccellenza artigiana della CNA cattura subito lo sguardo; ci si sofferma a osservare i pezzi dei designer e artigiani presenti, molti visitatori chiedono se esiste la possibilità di acquistare, restando delusi di fronte alla risposta negativa. Si scambiano contatti, si chiedono informazioni, si scattano foto, moltissime foto. Al centro della scena si trova l’installazione “Irpinia: topologia di una terra”, curata da Nello Antonio Valentino, Presidente CNA Artistico e Tradizionale di Avellino, che fu presentata in anteprima ad Expo e poi successivamente esposta nello spazio di Savona 52, durante la manifestazione UNICI organizzata dalla CNA di Milano. C’è un’attrazione forte verso i pezzi esposti, delle aziende e gli artigiani presenti, che sono: Adriano D’Elia, con il progetto delle lampade realizzate in stampa 3D dai ragazzi del laboratorio 3DRap, che hanno anche portato in esposizione Holo, il loro gadget da smartphone e tablet in grado di generare ologrammi in 3D. C’è un piatto lavorato interamente in rame dell’artigiano del rame Antonio Abete, i vini di Dedicato a Marianna, un tagliere in pietra di Egidio Jovanna, i piatti in vetro di Giovanni Cuccurullo, la pasta di grano Senatore Cappelli e il caciocavallo di latte nobile portati dal Gal Cilsi, le ceramiche tradizionali di MAC maioliche artistiche calitrane, le marmellate de Il Poggio del Picchio, le ceramiche di Bhumi Ceramica, le porcellane di Mondocubo, le stupefacenti collane in pelle delle PILU`, il torrone de Il Torronificio del Casale, i piatti e le opere di Roberto Monte, l’olio di Oleificio Fina, le lampade e lo scaffale di Sergio Catalano, le tazzine e i vasi di Walter Giovanniello. E ancora nocciole, uova, cicerchie, erbe aromatiche, tutti i prodotti di una terra raccontata in un’opera che mette al centro il territorio, con i suoi fiumi e le montagne, intorno al quale si posizionano le eccellenze dell’artigianato, del design e dell’agroalimentare.
Il discorso su design e agroalimentare continua, con un video proiettato sulla parete che narra il progetto Divinistanti, il primo realizzato dal gruppo Commistioni, gruppo di lavoro interno alla CNA il cui intento è quello di realizzare delle produzioni inedite ed evocative, frutto della cooperazione di diverse aziende artigiane e dell’agroalimentare, e di cui Divinistanti è l’emblema e prima creatura. Nato dalla collaborazione di Bhumi Ceramica, dolciarte, il Poggio del Picchio e Dedicato a Marianna, Divinistanti è uno scrigno esperienza nel quale i diversi elementi, il cioccolato, la glassa di Sciascinoso e il piattino di ceramica, trovano la loro espressione in un abbraccio sinergico.
E così l’intento di Commistioni è quello di promuovere un’esperienza di progettazione finalizzata a riflettere sulle diverse modalità in cui cibo, design, artigianato e cultura possono interagire insieme in un unico oggetto o insieme di oggetti.
Promuovere e incoraggiare una cultura progettuale è tra gli obiettivi che si pone la CNA, questa infatti è un fattore alla base della crescita culturale e dello sviluppo economico del nostro Paese, dove la creatività e la vocazione al fare hanno da sempre avuto un peso e una rilevanza cruciali. Il nostro paese infatti è un paese minuscolo nella proporzione mondiale, con un livello di esportazione agroalimentare bassissimo e con una piccolissima fetta della popolazione mondiale, eppure si tratta del territorio su cui troviamo più del 50% del patrimonio artistico mondiale e dei prodotti dell’eccellenza agroalimentare. Il made in Italy è questo, è uno stile italiano che si riflette e si racconta soprattutto nelle manifatture dei suoi artigiani e nelle produzioni agroalimentari di eccellenza.
E il cibo è il tema portante anche della mostra fotografica di Angelo Iannaccone, EATING Project, presentata anche questa a Milano in anteprima presso il Fuori Expo di Savona 52 e presente in queste tre serate di Castellarte nella postazione CNA. Si tratta di un lavoro complesso e evocativo di sovrapposizione di piatti e di gioco tra pieno e vuoto, prima e dopo. La rilevanza del passaggio, la rilevanza dello scarto, il cambiamento e il senso del tempo trascorso tra il primo e il secondo scatto, sovrapposti in un gioco di trasparenze che chiama il visitatore a interagire con l’opera, sono  i temi alla base di questo interessante e unico lavoro di ricerca fotografica. 
Infine, la tre giorni di Castellarte è stata il punto di partenza per il concorso Commistioni. Molti i progetti presentati, e molte richieste pervenute per allungare la possibilità di partecipazione e aprirla anche a chi non ha avuto la possibilità di recarsi al Festival. Ecco perché il gruppo di lavoro ha deciso di estendere la scadenza al 15 agosto. I progetti possono essere presentati direttamente presso la sede della CNA di Avellino, in Via Pironti 1B, e affidati a Gaetano Teodosio,