CONSIGLIO- Foti parla, la maggioranza dopo poco va via: crisi sempre più profonda

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Un lungo discorso, l’ennesimo, del sindaco in aula non rimargina la frattura con la maggioranza.
Poco dopo l’apertura dei lavori da parte di Foti, la maggioranza via via abbandona i banchi dell’aula consiliare sino a far cadere il numero legale e sospendere la seduta.

In principoil Primo cittadino, nel corso del suo chiarimento all’Aula, ha evidenziato “un momento di difficoltà umana, più che politica” che lo hanno indotto oltre una settimana fa a pensare di dover lasciare anzitempo la carica di Sindaco della città di Avellino. “Lo ammetto – ha dichiarato apertamente Paolo Foti – ho ceduto sul piano emotivo, ho dichiarato ad alcuni assessori la mia volontà a dimettermi. Ne è seguito poi un dibattito accesso, animato soprattutto su alcuni organi di stampa. Questa mia condizione di rabbia, di delusione, di stanchezza, di insoddisfazione è durata 48 ore. 48 ore – ha proseguito il Sindaco – in cui ho avuto il tempo di riflettere, di ritrovarmi con me stesso e di pensare di non poter tradire e mortificare la città di Avellino condannandola ad un lungo commissariamento, tradendo così anche il mandato elettorale ricevuto dai cittadini. Queste motivazioni mi hanno indotto a non mollare, a guardare avanti per il bene della nostra comunità, a riscoprire quel forte vincolo che mi lega alla città che ho amministrato in questi quasi tre anni di mandato con responsabilità e con profonda onestà”. Il Primo cittadino rivolgendosi ai consiglieri comunali ha così ribadito che “in quello che è accaduto non c’è niente di politico, solo la fragilità e la difficoltà di un uomo durata 48 ore”.