Dimensionamento scolastico, spezzettato l’Istituto Baianese Vallo Lauro. Mugnano con il liceo Colletta, il plesso di Avella con il De Sanctis-D’Agostino

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Non si spengono le polemiche sul piano di dimensionamento scolastico. Ad uscire indebolito dalla delibera approvata dalla Regione è anche l’istituto Baianese Vallo Lauro che perde il liceo di Mugnano Cardinale, accorpato all’istituto comprensivo Colletta e il plesso di Avella accorpato all’Istituto superiore De Sanctis D’Agostino. I restanti plessi dell’Isis Nobile Amundsen diventeranno, invece, parte dell’istituto omnicomprensivo Benedetto Croce- Pecorelli.  Grande la delusione dei docenti, che temono di vedere spezzettate le loro cattedre, distribuite su più scuole e plessi, con non pochi disagi per gli spostamenti e la definizione degli orari.

L’I5IS “Nobile-Amundsen”, oggi retto dalla dirigente Luigia Conte, negli anni è cresciuto ampliando l’offerta formativa con sei indirizzi: Liceo Musicale, Liceo Scientifico Tradizionale/Scienze Applicate, Liceo delle scienze umane, Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione, diurno e serale, Istituto Professionale per i Servizi Commerciali. Il timore della comunità scolastica è che l’accorpamento rappresenti un duro colpo per l’istituto, già costretto a fare i conti con la diminuzione della popolazione scolastica. E’ Antonio D’Oria a spiegare come “Era una decisione inevitabile. Sarebbe stato troppo difficile gestire un istituto omnicomprensivo con tanti plessi. Già l’istituto superiore Baianese Vallo Lauro è distribuito su più sedi, Mugnano, Avella, Marzano e Lauro che sarebbero andate ad aggiungersi a quelle del comprensivo. Si è ritenuto che fosse una responsabilità troppo grande per qualsiasi dirigente garantire l’organizzazione didattica di un istituto di simili dimensioni. Certo, c’è da dire che è stata una soluzione decisa dalla Regione senza nessun confronto, a differenza di altre ma condivisibile per certi versi. Anche perchè il liceo di Mugnano rappresenta ossigeno per il Colletta che comunque deve fare i conti con una diminuzione della popolazione scolastica”