Dimissioni Festa, Pizza (Pd): “Non ci serviva l’inchiesta per dare un giudizio negativo sulla sua amministrazione”

Il segretario cittadino del partito democratico: "L'errore più grande sarebbe quello di pensare alle prossime elezioni come ad un referendum sul sindaco uscente. Ho delegato Petracca a trattare con il campo largo, entro la settimana bisogna trovare un nome"

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Foto: orticalab.it

AVELLINO – Il segretario cittadino del Pd, Nello Pizza, si ritrova nella scomoda posizione di essere anche avvocato penalista, quindi coinvolto professionalmente nelle vicende giudiziarie più importanti che interessano, soprattutto in queste ultime settimane, il Comune di Avellino. Ci ha comunque risposto, nella sua veste più squisitamente politica, alla domanda sugli scenari che si aprono all’indomani delle dimissioni del sindaco Gianluca Festa: “E’ una brutta pagina per la città. Spero e mi auguro ancora che, come dice il sindaco, siano tutte cose infondate, anche perché non abbiamo elementi per fare una valutazione obiettiva. Di certo c’era una gestione poco trasparente della macchina amministrativa. C’erano tutta una sere di situazioni che avrebbero indotto ad avere pensieri poco chiari. Quella di Festa era una gestione che poteva essere criticabile anche prima e anche a prescindere dall’inchiesta giudiziaria”.

“In questa fase – prosegue Pizza – dobbiamo solo attendere per capire di fronte a quale tipo di reati siamo di fronte. Dal punto di vista politico non ci voleva questo per dare un giudizio negativo sull’amministrazione Festa. Riteniamo che queste dimissioni siano una diretta conseguenza di questa cattiva gestione”.

Come si sta organizzando ora il Pd cittadino? Come cambia lo scenario?

“La cosa peggiore che può fare ora il Pd è immaginare di costruire un cartello contro il sindaco Festa. Al contrario dobbiamo elaborare una proposta politica e su questa chiedere il consenso alla città. Questa elezioni non devono essere un referendum su Festa”.

C’è già un nome su cui convergere?

“Per questo aspetto c’è un tavolo che sta lavorando, e mi atterrò alle indicazioni che da questo tavolo arriveranno. Personalmente non ho nessuna preclusione, soprattutto se sarà un nome condiviso da tutti. Ogni candidatura che si vuole invece imporre è sbagliata. Dobbiamo confrontarci e trovare la pesona giusta, che garantisca tutti e che sia capace di fare sintesi. Io personalmente ho delegato il consigliere regionale Maurizio Petracca in rappresentanza del Pd, con l’unico vincolo che non possiamo attendere oltre settimana”.