Equinozio d’autunno, la ciclicità delle stagioni

0
596

di Michele Zarrella

Sabato 23 settembre 2023, alle 08:49, cade l’equinozio d’autunno, il momento in cui inizia la stagione in cui la natura si predispone al riposo per affrontare il freddo e l’oscurità invernale. Per capire meglio la ciclicità delle stagioni analizzeremo l’analemma: la curva a forma di “8” asimmetrico che si ottiene “fotografando” sempre dalla stessa posizione il Sole a mezzogiorno (o a qualsiasi altra ora) di ogni giorno. Non penso ci sia modo migliore per visualizzare la ciclicità di questi periodi perché questa figura è il riflesso dei moti del nostro pianeta attorno al Sole. Nella foto c’è l’analemma della Meridiana di Biogem ad Ariano Irpino progettata dal sottoscritto e dal prof. Vincenzo Favale e costruita dalla Tecno Meccaniche Moderne (TMM) s.r.l. di Rocca San Felice (AV). Di tale meridiana è presso l’editore il libro ISBN 978-88-97981-06-0 che ne spiega tutte le caratteristiche. La curva costituisce la serie dei punti proiettati dal Sole attraverso il foro gnomonico, quindi è capovolta rispetto alla posizione reale del Sole. Pertanto il punto più basso rappresenta il solstizio d’estate quando il Sole raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte. Il punto più alto è quello del solstizio d’inverno, il giorno in cui il Sole raggiunge la sua minima altezza sull’orizzonte. La distanza fra questi due punti dipende dall’inclinazione dell’asse terrestre che è pari 23° e 27’. L’analemma ci dice che in inverno la durata dell’illuminazione solare è minore mentre in estate è maggiore.

L’ampiezza dei lobi è la conseguenza della combinazione dell’inclinazione terrestre e dell’orbita ellittica della Terra e dipende dalla latitudine. Man mano che ci avviciniamo all’equatore il lobo più piccolo diventa più grande e all’equatore i due lobi sono perfettamente simmetrici. Mentre avvicinandoci ai poli uno dei lobi si impicciolisce sempre più fino a scomparire quando raggiungiamo il polo.

Il punto in cui la curva dell’analemma si interseca sono due punti sovrapposti che coincidono con i due giorni degli equinozi: di primavera e d’autunno. In definitiva le stagioni esistono perché l’asse della Terra è inclinato e tale inclinazione determina la variazione delle stagioni. Gli equinozi sono gli unici due giorni in cui il Sole sorge proprio ad Est e tramonta proprio ad Ovest. In questi due giorni i raggi solari arrivano perpendicolari all’asse terrestre quindi il terminatore, la linea che separa, su ogni pianeta, la zona buia da quella illuminata, passa proprio per i due poli e per questo il numero di ore di luce è pari a quello di buio su tutto il pianeta. Chi si trova all’equatore vede il Sole esattamente allo zenit, cioè perpendicolare sulla propria testa. Da questo momento nel nostro emisfero la durata del giorno incomincia a diminuire mentre nell’emisfero boreale aumenta. Buon autunno.