Ex Maffucci e ASL, Ciampi invita alla calma

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AVELLINO- “Sollecitiamo i vertici dell’Azienda Ospedaliera Moscati e dell’Asl di Avellino a soprassedere prima di decidere circa un eventuale spostamento di alcuni uffici Asl presso il vecchio ospedale Maffucci”. Così il neo sindaco Vincenzo Ciampi, dopo la notizia che, nel giro di una settimana, potrebbe arrivare la firma definitiva tra Asl e Moscati per il comodato d’uso gratuito del plesso di Contrada Pennini e lo spostamento della direzione amministrativa dell’Azienda sanitaria di via Degli Imbimbo.

“Chiedo – continua Ciampi – un incontro urgente al dottore Angelo Percopo e alla dottoressa Maria Morgante, affinché di comune accordo si possano trovare le soluzioni più adeguate per venire incontro alle esigenze di tutti”. Una posizione, quella esternata da Ciampi, in linea con il suo predecessore Paolo Foti e con l’impegno assunto dall’interno Consiglio Comunale a fere in modo che il distretto non venisse dislocato a Contrada Pennini C’è da sottolineare che, rispetto al progetto iniziale, la Morgante ha optato per il trasferimento nell’ex Maffucci sono della direzione amministrativa e di alcuni ambulatori, mentre la maggior parte dei servizi continueranno ad essere erogati nelle sedi attuali. Ad accogliere con favore la richiesta di Ciampi di un confronto sul futuro dei plessi ospedalieri, anche la Cgil, auspicando un coinvolgimento ai tavoli di organizzazioni sindacali, associazioni e società civile. “L’ex Moscati di Viale Italia – dice il segretario generale Franco Fiordellisi- va assolutamente riqualificato e restituito alla collettività. Non convince, invece, l’eventualità di realizzare uno Sprar – come suggerisce l’associazione Avellino Rinasce – qualora sia scartata l’ipotesi dell’Asl, in quanto i migranti avrebbero le stesse difficoltà degli utenti per raggiungere il centro urbano. La questione è strettamente connessa al tema del trasporto pubblico locale come giustamente nota il primo cittadino. Muovendo da ciò, il discorso potrebbe quindi essere esteso per valutare l’opportunità di un servizio di mobilità sostenibile e più attento ai reali bisogni dell’utenza”.