Fermare le stragi sulle strade: lezione di sicurezza dell’Aci agli studenti del Liceo di Atripalda

Il presidente dell'Automobile Club di Avellino, Stefano Lombardi: occorre una maggiore formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada che esistono diritti e doveri, regole e prerogative

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Prevenire gli incidenti, avere consapevolezza dei rischi quando si è alla guida, evitare di assumere sostanze che alterano la condizione fisica: “La sicurezza del veicolo e la strada”  è il titolo del convegno che l’Aci  ha organizzato e che si è svolto ad Atripalda presso il liceo De Caprariis- L’evento è organizzato nell’ambito della Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime sulla Strada che si celebra il 19 novembre. Mentre, purtroppo, i numeri delle morti su strada, e soprattutto tra i giovani, non accennano a diminuire.

Tutti i relatori hanno richiamato l’attenzione degli studenti sul senso di responsabilità di chi guida un veicolo. Il presidente dell’Aci di Avellino Stefano Lombardi,  il comandante della Polizia Stradale Nicola Ciccone, il sindaco di Atripalda Paolo Spagnuolo, il responsabile dell’Aci Guida Sicura Valerio Vella, il vicepresidente della Provincia, sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto, il direttore dell’Aci Nicola Di Nardo e il responsabile U.T. Pra Avellino Attilio Iannuzzo, il dirigente scolastico dell’istituto atripaldese, Antonio Spagnuolo, ognuno ha lanciato il proprio messaggio in tal senso, riferendo dell’impegno che ognuno, nel proprio ambito, sta dando per diffondere la cultura della sicurezza, attuando pratiche virtuose dirette al bene della collettività.

La velocità, la guida distratta e il mancato rispetto della segnaletica sono tra le cause principali degli incidenti stradali. In provincia di Avellino si registra, purtroppo, un preoccupante incremento percentuale sia delle collisioni (+16%) che dei feriti (+15%). Nel 2022 si è tornati ai livelli pre-pandemici.

Il presidente dell’Automobile Club di Avellino, Stefano Lombardi, ribadisce il senso dell’iniziativa:; occorrerebbe, ancora, una migliore gestione della 
circolazione e più controlli dedicati”.

Ma serve realizzare anche più corsi di educazione stradale e più campagne di sicurezza stradale soprattutto nelle scuole. 
E’ su questa strada che nasce la consapevolezza, oltre l’applicazione delle misure previste in caso di violazione del codice della strada. “
Nonostante l’ACI abbia a più riprese chiesto l’inserimento, anche nel nuovo codice della strada, di una norma che assicurasse la formazione / sensibilizzazione soprattutto dei giovani utenti della strada – insiste Lombardi – il Governo ha ritenuto di non dover intervenire se non con deboli indicazioni accolte soprattutto ed 
esclusivamente da docenti e Dirigenti scolastici particolarmente sensibili al tema.
Occorrerebbe, invece, una azione strutturata e concreta in grado di coinvolgere l’intera popolazione scolastica affinché, l’educazione stradale non sia semplicemente una materia di studio, ma una presa di coscienza graduale che generi comportamenti corretti e responsabili con la finalità di condividere, in sicurezza e libertà, la strada. Dobbiamo convincerci che l’incidentalità stradale non è una conseguenza 
patologica della libera circolazione ma l’effetto e la conseguenza di “comportamenti non corretti alla guida dei veicoli”.

Molto toccante la testimonianza della presidente provinciale AIFVS -APS di Avellino, Anna Diglio Nardone, madre di Giovanni, che a quattro anni fu investito da un automobilista sulle strisce pedonali. Un dolore che si è trasformato in impegno, in nome di Giovanni, perché si fermino le stragi sulle strade.

L’iniziativa di questa mattina al Liceo scientifico di Atripalda è stata seguita in diretta streaming da oltre trecento studenti, collegati da altri istituti irpini.