Franco Arminio legge a Cairano i “Canti della gratitudine”. E domani tappa al Museo di Aquilonia con il sax di Innarella

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Porterà questo pomeriggio, alle 17, sulla rupe di Cairano i suoi Canti della gratitudine il poeta Franco Arminio. Il paeseologo, reduce dal successo degli incontri in tutto il paese, consegnerà un canto dedicato alle piccole cose, alla bellezza del quotidiano la raccolta di Franco Arminio “Canti della gratitudine”, Bompiani. Pagine che rappresentano l’ultimo tassello di un mosaico che racconta la necessità di riscoprire ciò che è marginale “Fatti portavoce/delle ferite degli altri/sono quelle che più ti riguardano/Allenati a vedere il minimo/il marginale,/ha una grazia che ti porta altrove…Stai vicino ai generosi, ai fragili/agli innocenti”. Un invito a mettere da parte l’indifferenza “Vorrei essere il vicino di lacrime,/il custode delle passioni/a a cui è scaduta la licenza/Io scrivo per voi/per chi non trova pace/Nessun dolore avrà mai/la mia indifferenza”.

E sono ancora una volta i borghi dimenticati a tornare con forza nei suoi versi “Amo i luoghi pieni di crepe,/amo i vecchi, i paesi abbandonati,/i dolori che ci aprono/le gioie che portano il cielo/in ogni vena/Hanno detto che le crepe fanno passare la luce/ma piu chi può le chiude”.

Domani, alle 18, Arminio proseguirà il suo tour in Irpinia con un incontro al Museo di Aquilonia con Pasquale Innarella. Leggerà passi tratti dal libro inedito “Misuravo la neve”