Funerale Sommese, scatta la polemica

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BAIANO- E’ stato aperto formalmente il fascicolo di indagine da parte della Procura della Repubblica di Avellino sull’ultimo saluto al medico e sindaco di Saviano Carmine Sommese avvenuto sabato mattina all’altezza di Villa Maria a Baiano. Un procedimento aperto per epidemia colposa, anche se le contestazioni potrebbero anche cambiare alla luce delle ulteriori attività di indagine che saranno eseguite dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia dei Carabinieri di Baiano. Il fascicolo sarà coordinato dal Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo ed è stato assegnato al sostituto procuratore Maria Teresa Venezia. Sara’ infatti il pm ad occuparsi delle deleghe di indagine per ricostruire quello che è avvenuto davanti alla clinica del Baianese. A partire dalla circostanza chiave per una eventuale responsabilità in ordine ai fatti. Si trattava cioe’ di un fatto occasionale o di un evento che era stato organizzato? Per ricostruire questa circostanza i militari agli ordini del colonnello Massimo Cagnazzo già dalle prossime ore, con la delega ufficiale della Procura della Repubblica di Avellino, oltre all’identificazione dei presenti, già avviata con acquisizioni di foto e video dell’evento apparse sui social e dalle riprese del sistema di videosorveglianza della  stessa struttura, avvieranno anche le escussioni dei presenti al saluto. Dove c’era anche un sacerdote che ha benedetto la bara del professionista. Tutto organizzato? Questo lo dovranno stabilire le indagini che i Carabinieri hanno già avviato nella serata di sabato, quando e’ scoppiato il caso a Saviano. Mentre le indagini vanno avanti, non si placano invece le reazioni e le polemiche per un evento che, offendendo la memoria dello stesso professionista, ha di fatto sollevato un vero e proprio vespaio. Stigmatizzata dal coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, Roberto Montefusco, in particolare la presenza sul posto degli amministratori e del presidente della Provincia e sindaco di Avella Domenico Biancardi: “Quanto accaduto nei pressi di Villa Santa Maria, nel Comune di Baiano, dove diversi sindaci irpini si sono ritrovati per salutare il feretro del dottor Carmine Sommese, si configura come un fatto estremamente grave. Tra essi, per sua stessa conferma, c’era anche il Presidente della Provincia di Avellino Domenico Biancardi. In quella occasione si sono verificate, anche ricostruendo le testimonianze dei presenti, diverse  e retirate violazioni delle norme che in queste settimane tutti i cittadini sono stati chiamati a rispettare. La negazione del saluto alle persone care scomparse è sicuramente uno degli aspetti più dolorosi di questo tempo che stiamo vivendo. Anche per questa ragione comportamenti all’insegna dell’abuso e del mancato rispetto delle regole appaiono ancora più inaccettabili. Bisogna dire che, purtoppo, questi fatti non hanno riguardato solo le Istituzioni e una parte della popolazione di Saviano, ma anche figure istituzionali della nostra provincia”. Sulla vicenda è tornato il capogruppo di minoranza di Baiano, Emanuele Litto: “Se sono stati assembramenti o meno sarà la magistratura a fare il suo corso. Noi non possiamo certo sostituirci. Di certo è stato infangato oltre che il nostro comune anche la memoria del dottore Carmine Sommese che sicuramente non voleva questo. I nostri cittadini sono stati sempre rispettosi delle regole e delle normative sia nazionali che regionali. Per noi quindi non è tempo di polemiche. Anzi chiediamo che tutti coloro che hanno partecipato a quella manifestazione a Baiano siano messi in Quarantena in quanto in questo momento particolare quello che ci sta a cuore e riguarda la salute dei cittadini è che visto che questo evento è successo vanno prese tutte le precauzioni necessarie , considerato che la clinica è anche centro Covid. Questo è quello che come opposizione chiediamo nel rispetto di quelle che sono le normative vigenti”. Proprio Biancardi, pero’, ieri mattina ha voluto far presente che non si metterà in quarantena, spiegando che la sua presenza era limitata ad un saluto e che non ci sono stati assembramenti.