Galeotta fu la tessera, e la Schlein che sogna un PD a sinistra

A pochi giorni dal lancio della nuova campagna tesseramenti 2024 per il Partito Democratico, ecco che arriva una nuova grana in casa dem. La causa? Un "ospite" speciale: Enrico Berlinguer

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Foto: Ansa.it

Galeotta fu la tessera, e la Schlein che ancora una volta mette la freccia a sinistra. A pochi giorni dal lancio della nuova campagna tesseramenti 2024 per il Partito Democratico, ecco che arriva una nuova grana in casa dem. La causa? Un “ospite” speciale: Enrico Berlinguer.

Lo storico segretario del Partito Comunista Italiano, riconosciuto da tutti come uno dei più grandi esponenti politici dell’Italia repubblicana, continua ad essere suo malgrado divisivo all’interno dell’universo della sinistra.

In occasione del quarantesimo anniversario della morte del leader, la segretaria dem ha pensato di omaggiarlo stampando sulla nuova card un ritaglio dei suoi occhi, con l’estratto di uno dei suoi più celebri discorsi: “Casa per casa, strada per strada“. Dimenticando però, che oltre alla casa delle correnti, il suo partito è anche la casa di tante anime politiche differenti.

“Senza mettere in dubbio la statura politica di Berlinguer, non ci sentiamo rappresentati”, insorgono così i cattolici di estrazione democristiana, richiamando Aldo Moro e Alcide De Gasperi. Anche tra le fila degli alleati si è generato un certo scetticismo, che si è propagato fino ai livelli locali, come quello irpino.

“Trovo un po’ discutibile farne un’icona per la tessera di un altro Partito, come se piazzare un’immagine potesse consentirti di saltare contraddizioni, nodi e identità irrisolte. Avrei qualche perplessità anche se questo lo facesse il mio, di Partito, per essere chiari”, scrive Roberto Montefusco segretario provinciale di Sinistra Italiana Avellino.

Fa da contraltare l’esponente Pd dell’area Schlein Claudio Petrozzelli, che sottolinea come sia stata “una scelta coraggiosa”, e aggiunge: “Indicata una chiara traccia per il futuro. “Strada per strada, casa per casa” non dovrà però essere solo retorica, bisogna ritornare ad appassionare la gente e considerare le persone come fornitori di risorse e non solo come elettori”.

Chissà quante tessere e quanti volti dovrebbe far stampare la segretaria per mettere d’accordo tutte le componenti del Partito Democratico. E chissà, se mai dovesse arrivare un compromesso storico.