Gramsci, il meridionale: il confronto a Pomigliano d’Arco

0
289
Fa tappa a Pomigliano d’Arco il volume “Gramsci il meridionale” a cura di Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano. A confrontarsi con gli autori il 23 marzo, alle 10.30, presso l’ex distilleria (Sala delle Capriate) in via Roma 281 a Pomigliano d’Arco gli autori Roberto Oratino (Rinascita), Rossella Toscano (Rinascita) ed Ettore Barra (Editore “Il Terebinto”).
Modera il Presidente del Centro Studi Domenico De Micco.
Saggese e Iuliano ripercorrono la nascita del Pci cent’anni fa, con il congresso di Livorno (21 gennaio 1921), frutto di una nuova visione di interpretare la storia. Un partito che finirà per condizionare l’intera storia del nostro Paese (politico-economico-sociale), i cui rimandi si avvertono ancora oggi. Uno dei pensieri fondanti, mutuati assieme al giornale l’Unità, è l’attenzione rivolta al movimento operaio e contadino, indirizzato all'”unione proletaria” per diventare classe dirigente, abbattere lo Stato borghese ed affermarsi come “Repubblica federale”. Sarà proprio Gramsci a considerare “problema centrale della vita nazionale italiana, la questione meridionale”. Questo saggio, nel ripercorrere alcune tappe significative di quegli anni, propone pagine e riflessioni antologiche, testimonianze sempre vive di tensioni morali molto prossime al “meridionalismo delle idee e della ragione”.
Giuseppe Iuliano è irpino di Nusco, dove è nato nel 1951. Giornalista-pubblicista ha collaborato a Il Mattino e diretto le riviste Altirpinia, Poesia meridiana e Civiltà altirpina. Attualmente è condirettore di Nuovo Meridionalismo. Presidente del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, ha pubblicato libri di narrativa, saggistica e poesia. Suoi testi figurano nei recital della Compagnia del Teatro Sancarluccio di Napoli (di essi Il Sud non è forse…, Biennale di Venezia, 1982). Premio per la Cultura Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ufficiale al merito della Repubblica.
Paolo Saggese (Torella dei Lombardi, Av, 1967), intellettuale militante, critico letterario, formatosi all’Università di Firenze, dottore di ricerca in filologia greca e latina (1994-1996), già docente di Letteratura latina presso la SICSI dell’ Università di Salerno (2004-2008), Direttore scientifico del Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud, già Responsabile culturale del Parco Letterario Francesco De Sanctis, componente del Comitato scientifico del Centro di ricerca “Guido Dorso”, docente di Letteratura latina e greca nei Licei, dirigente scolastico, è autore o curatore di più di cinquanta volumi dedicati alla Letteratura latina e italiana, al pensiero meridionalista o alla storia irpina, di numerosi saggi e di un migliaio di interventi giornalistici. Ha dedicato numerosi volumi, studi e interventi giornalistici alla “damnatio memoriae” della Letteratura meridionale. Grazie al suo impegno ventennale si è dato vigore al dibattito intorno alla Letteratura meridionale del ‘900 che rischia di essere esclusa persino dallo studio nelle aule dei Licei. È autore tra l’altro di tre fortunati romanzi sulla corruzione, Lettera a un Giudice e Il processo (Magenes Editoriale, Milano, 2015, 2017), di cui La ribellione rappresenta l’ultimo “capitolo” (Delta 3 edizioni, Grottaminarda, Av, 2020).