I ritmi di Avitabile e dei Bottari ad Atripalda per la festa di San Sabino

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Saranno Enzo Avitabile e i Bottari a concludere le celebrazioni di San Sabino domenica 17 settembre ad Atripalda. Tra i fondatori del Neapolitan power, l’artista infiammerà il pubblico nel segno delle sonorità mediterranee. Il suo è un canto libero e religioso ma anche profano, in cui la religione è innanzitutto un sentimento popolare più che liturgico, una preghiera laica che cerca di incontrare le persone e le emozioni perse in una risata.

Come spiega lo stesso Avitabile, a prendere forma “un racconto di vita, una vita in musica che si snoda in modo naturale”. Con un pensiero a Marcello Colasurdo, il gigante della tammorra recentemente scomparso.

È l’artista italiano simbolo della contaminazione tra generi e maestro assoluto del groove. Ha duettato con star come James Brown e Tina TurnerBob Geldof e Randy CrawfordAfrika Bambaataa e David Crosby. Ha girato il mondo, condiviso il palco con i nomi di punta della world music: Mori KanteGoran BregovicCesaria EvoraTrilok GurtuKhaledManu DibangoRichie HavensNoaEliades Ochoa solo per citarne alcuni. Tra le sue collaborazioni più recenti quella con il bassista statunitense Marcus Miller, storico collaboratore di Miles Davis. Classe 1955, Enzo Avitabile ha saputo costantemente andare alla ricerca di nuove sonorità, cantando le sofferenze degli ultimi ma anche le loro speranze. Ha sempre ricercato un suono inedito, non solamente originale, ma vitale ed essenziale, demolendo ogni sovrastruttura mercantile e ogni moda. Non a caso, il regista premio Oscar, Jonathan Demme, gli ha dedicato un docufilm dal titolo emblematico, “Enzo Avitabile Music Life”.

Vincitore di due premi Tencodue David di Donatellodue Nastri d’argentoun Globo d’oro e un Ciak d’oro, a cui si aggiunge, nel 2017, il prestigioso Premio Ubu, per la colonna sonora del “Vangelo” di Pippo Delbono. Dal 1982 ad oggi ha inciso 17 album, macinato centinaia di concerti, scritto oltre 300 opere per quartetti, orchestre da camera e sinfoniche.

Una collaborazione, quella di Avitabile con i Bottari, nata nei primi anni 2000, che concilia la tradizione della musica napoletana con i ritmi ancestrali della band. Sul palco ci saranno due botti (Giuseppe Romano e Raffaele Iodice), tre tini (Massimo Piccirillo, Luigi Natale e Francesco Stellato) e una falce (Carmine Piccirillo). I Bottari sono presenti in quattro album dell’artista partenopeo e lo hanno seguito in diversi tour. Si definiscono gli ambasciatori di un tempo antico in cui i contadini di Portico, in provincia di Caserta, percuotevano gli arnesi della terra per scacciare gli spiriti maligni, per propiziare un buon raccolto.