IIA, il piano industriale sarà presentato a settembre

0
775

Valle Ufita-  Niente di nuovo dalle parti di Industria Italiana Autobus. Quella che, per i nuovi vertici aziendali, doveva essere una”adeguata informativa” non ha portato entusiasmi o sensazioni positive tra sindacati e tute blu presenti all’incontro che si è tenuto ieri, a Roma, con l’ amministratore delegato Giancarlo Schisano.  Niente di più che una presentazione, visto che il management appena insediato era alla sua prima uscita. Ma chi sperava in qualche buona notizia è rimasto deluso. E le perplessità sul futuro dello stabilimento non sono state allontanate. Intanto il piano industriale, che i  sindacati richiedono, con forza, da tempo,  sarà presentato a settembre. Ci sono le ferie di mezzo, anche se è proprio durante questi giorni che le preoccupazioni aumentano e ci potrebbero essere probabili colpi di scena. I segretari nazionali di Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm, Fismic Confsal e Ugl presenti all’incontro della sala”da Feltre”, a Trastevere, hanno chiesto, ed ottenuto, che il mese prossimo si sposti tutto al ministero, in una sede istituzionale. Quindi si dovrà aprire una nuova e, a questo punto si spera, definitiva fase di rilancio con i cinquanta milioni di euro che dovranno dare ossigeno alle già disastrate casse dell’azienda. Che si sta vedendo recapitare diffide e revoche da parte degli enti pubblici che avevano richiesto gli autobus. Ma non c’è il materiale per poterli lavorare.

A questo proposito il sindacato ha mostrato il proprio scetticismo di fronte alla richiesta, pervenuta proprio da Schisano: l’ ad avrebbe chiesto di costruire cento autobus nei prossimi mesi. Dovrebbero essere quelli per Acamir, l’agenzia napoletana di mobilità, infrastrutture e reti, che ne ha bisogno per rinnovare il suo parco dei mezzi pubblici. Una commessa di trenta milioni, finora inevasa. Come quella per il Comune di Palermo, altri venti milioni di euro. Ed è davvero paradossale la vicenda di Industria Italiana Autobus. Perché si sarebbero aggiunte altre commesse per Torino, cinquanta mezzi, per l’Atac di Roma e Messina. Sarà, praticamente, impossibile nonostante la bravura e la specializzazione raggiunta dai metalmeccanici di valle Ufita, esaudirle tutte entrovun certo periodo di tempo. E anche se, con le ferie partite, tra il 7 e l’11 agosto prossimi allo stabilimento si lavorerà. Soli quattro giorni. Altro discorso, invece,è quello che riguarda l’individuazione di un nuovo sociodi maggioranza: oltre Leonardo, Invitalia e la turca Karsan. Per immettere nuova liquidità e far respirare l’azienda. Ma sembra che i maggiori indiziati ci stiano pensando perché dovrebbero essere capaci di un rilevante sforzo economico.

Giancarlo Vitale