Il Brigante e il generale, lo studio di Pinto dedicato al Mezzogiorno postunitario a “Libri in Abbazia”

Il confronto promosso dal liceo Mancini

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E’ dedicato al volume “Il brigante e il generale” di Carmine Pinto l’appuntamento promosso dal liceo Mancini di Avellino nell’ambito della rassegna “Libri in Abbazia”. Questo pomeriggio, alle 18, la presentazione del volume. A portare i saluti l’abate Riccardo Guariglia, la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino Fiorella Pagliuca, la dirigente del liceo Mancini Paola Gianfelice, Saverio Crisci, presidente Lions Culb Avellino Principato Ultra. Introduce la prof.ssa Immacolata Pascale. A dialogare con l’autrice il professore Francesco Barra, già ordinario di storia moderna dell’Università di Salerno e Stefano Vetrano, dottorando in storia del diritto medievale alla Federico II.

Subito dopo l’Unità l’Italia si trovò a combattere una vera e propria guerra civile, quella per il Mezzogiorno. Una guerra che ebbe tra i protagonisti un brigante e un generale, Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola. Uno spavaldo erede del mondo feudale contro un baldanzoso aristocratico di spada, l’ultimo esercito dell’antico regime contro il primo esercito nazionale. Una storia che ancora oggi suscita emozioni e divide.

“Il libro – sottolinea Pinto – cerca di far vivere in carne e ossa i personaggi che hanno caratterizzato il processo di Unificazione. Tra questi il bandito più famoso del tempo, Carmine Crocco, che fece le sue scorribande anche in Irpinia, in particolare nelle zone di Calitri e Candela e il generale Emilio Pallavicini di Priola, autore delle principali operazioni contro il brigantaggio. L’obiettivo che mi proponevo era quello di raccontare le culture della guerra del XIX secolo attraverso due storie parallele, quella di un militare di professione e quella di un bandito di antico regime, che cercava, attraverso il brigantaggio, un modo per affermarsi socialmente”. E sugli stereotipi che hanno accompagnato la narrazione del Sud, sottolinea come “Più che abbattere gli stereotipi legati al racconto del Sud, volevo che emergesse l’immagine di un Mezzogiorno come importante palcoscenico storico, che riunisce tanti luoghi, strutture sociali, personaggi tutti meritevoli di essere raccontati”

Docente di storia Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Salerno, Carmine Pinto ha scritto sui sistemi politici del Novecento e si occupa di guerre civili e movimenti nazionali nel XIX secolo. Per Laterza è autore di La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 (2019, vincitore, tra gli altri, del Premio Cherasco Storia, del Premio Sissco, del Premio Fiuggi Storia e del Premio Basilicata) e Il brigante e il generale. La guerra di Carmine Crocco ed Emilio Pallavicini (2022)