Il Caleidoscopio Cina: quel dialogo tra tradizione e modernità, Oriente e Occidente per un’arte senza confini

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“L’arte contemporanea è oggi un linguaggio internazionale in cui viene meno la distinzione tra universo occidentale ed orientale”. Un autentico calidoscopio di sguardi, senza confini. Lo sottolinea il professore Andrea Del Guercio nell’illustrare le ragioni della mostra dedicata alla “Cina. Caleidoscopio dell’arte” di cui è curatore insieme a Luming Zhang, inaugurata ieri al Museo Irpino, promossa dalla Provincia di Avellino e dall’associazione Montorocontemporanea, direzione organizzativa di Gerardo Fiore. “La mostra – prosegue Del Guercio – è il resoconto di sei anni di attività di  scambio tra Europa e Cina, di un percorso di esplorazione all’interno di musei, accademie e gallerie cinesi. Tre le sezioni che compongono l’esposizione, la prima dedicata alle tecniche tradizionali che sono asse portante dell’arte d’Oriente, l’uso dell’inchiostro di china e delle carte, il paesaggio e le figure, con Cheng Da Li, Wei Xiaorong, Zhou Jianpeng, la seconda agli artisti contemporanei, nella quale si fondono la pittura e la fotografia, l’installazione, la scultura e il design, per testimoniare come venga meno la distinzione tra arte orientale e occidentale. La terza sezione è dedicata ai giovani, che partecipano con i loro materiali e le loro opere provenienti dalle accademie. Testimoniano il fermento artistico che caratterizza il paese, si tratta di una mostra non formalizzata ma frutto di una raccolta con un valore documentativo molto forte”

E’ Gerardo Fiore a ribadire come il progetto “nasca tre anni fa col professore Andrea del Guercio con cui abbiamo collaborato ad un percorso di sviluppo culturale che superasse i confini provinciali. Siamo partiti con la Germania e Friburgo per poi arrivare in Cina. Qui il professore Del Guercio, che è anche direttore di una rassegna importante, ha selezionati artisti storici e contemporanei”. “E’ una mostra – spiega Zhan Luming – che attraversa lo spirito umanistico della Cina. La tolleranza della cultura cinese verso tutti i fiumi rende l’arte contemporanea cinese ricca e variegata, impreziosita dalla tradizione multietnica…in questa parte dell’arte contemporanea si presenta naturalmente una combinazione di globalizzazione e modernità, sia in termini di materiali  che di linguaggio artistico. Questo cambiamento è particolarmente evidente in questo ricco gruppo di artisti di nuova generazione, in cui il pensiero sull’arte incarnato nelle loro opere è rivolto al futuro, alle giovani vite ed idee. Le abitudini di vita coperte dalle nuove tecnologie e i paesaggi umanistici da loro intessuti sono il patrimonio dell’intera comunità del destino umano e non sono mai lo stesso paesaggio. Nelle loro opere possiamo vedere sia l’eredità delle tradizioni, sia l’assorbimento di nuove informazioni e conoscenze e in questo processo di compatibilità e progresso viene lanciato un nuovo giro d’arte”

A prendere forma un universo molteplice in cui la dimensione spirituale del paesaggio cinese incontra la stilizzazione che richiama i manga, in cui la scelta cromatica di alcuni artisti rimanda al simbolismo o in alcuni casi all’espressionismo e costante è il confronto tra tradizione e modernità.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 18 novembre, con orari di apertura dal martedì al sabato dalle 09:00/13:00 e 16:00/19:00 (chiusa nelle giornate di domenica e lunedì).