Il futuro è nell’agricoltura, parla il Dirigente Vespucci

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Scommettere sull’agricoltura, autentica risorsa per rilanciare il territorio. Ne è convinto il dirigente Gerardo Vespucci dell’Istituto Maffucci di Calitri, che non nasconde la sua amarezza per aver attivato da due anni l’Indirizzo Tecnico Agrario Produzione e Trasformazione, senza essere riuscito a recuperare la Presidenza. “L’istituto – ribadisce Vespucci – ha svolto un ruolo di formazione di importanza storica per una vasta area geografica tra Campania, Lucania e Puglia. Esso si è formato nel tempo, grazie alla passione del Costituente Salvatore Scoca, dal 1953 anno di nascita dell’ITC – a seguito di diversi Piani di razionalizzazione, che hanno visto per primi associarsi l’Istituto Tecnico Commerciale ed il Liceo scientifico, successivamente, si è aggregato anche l’Istituto d’arte, divenuto Liceo artistico design: da due anni si è aggiunto l’Istituto Tecnico Agrario.
In esso vivono ben tre anime: Arte, Economia e Scienza, eppure ciò non è servito ad evitare il calo degli iscritti che in dodici anni ha portato la popolazione scolastica da 606 alunni del 2007 ai 363 di oggi, con perdita della Presidenza”. Non ha dubbi Vespucci: “Nell’attuale fase storica bisogna prendere consapevolezza assoluta delle inedite condizioni sociali e culturali – tra immigrazioni e globalizzazioni- e bisogna avere il coraggio di osare scelte inedite, ridando alle decisioni una consistenza strategica, che può definirsi guardando alla realtà con occhi più disincantati e scientificamente fondati: in pratica, bisogna avere la capacità di effettuare diagnosi precise, per garantire cure efficaci, per quanto dolorose esse possano essere.
Bisogna far riferimento ai dati demografici territoriali che incidono direttamente su quelli della Scuola, e sono direttamente connessi con lo stato dell’economia locale, che sta mettendo a repentaglio tutte le istituzioni scolastiche dell’Alta Irpinia classica facendo intravedere la fine dell’autonomia nel breve volgere di qualche anno: si riassumono le variazioni degli allievi degli ultimi cinque anni. Se nel 2014- 15 gli iscritti erano 421, nel 2015-16 scendevano a 413, nel 2016-17 403, nel 2017-18
382, nel 2018-19 363”. In vista della riorganizzazione della rete scolastica un’importante novità. L’istituto Maffucci ha condiviso la proposta del Comune di Calabritto – uno dei tre Comuni irpini collocato nella Valle del Sele – di istituire una sezione staccata dell’agrario di Calitri. “La nostra disponibilità – prosegue Vespucci – risponde ad una richiesta del Comune di Calabritto ed è ampiamente motivata dalla necessità di formare nuovi specialismi meglio coerenti con le vocazioni territoriali ed al tempo stesso uscire dalle visioni ristrette e campanilistiche che hanno ispirato finora le scelte scolastiche. Il nostro indirizzo Tecnico Agrario è nato dalla volontà di sostenere la vocazione cerealicola e frumentaria dell’Alta Irpinia classica, oltre la pastorizia e gli allevamenti di pregio, come i suini neri del casertano, con la speranza di incrementare il patrimonio agricolo del territorio. La richiesta di una sezione staccata dell’Agrario, che ci proviene dal Comune di Calabritto, nell’Alto Sele, non solo non confligge con il già esistente, bensì si integra, poiché l’area agricola con fulcro in Calabritto è vocata a ben altre essenze agricole, alcune anche innovative, come lo zenzero: noccioleti, uliveti, castagneti, ortaggi e frutteti di vario genere. Agli allievi presenti e futuri, quindi, saranno offerte le più diverse occasioni di studio e sperimentazione nell’ottica della trasformazione agricola che, unitamente alle bellezze naturali e storiche, potrà davvero determinare un piccolo rinascimento turistico, ed economico, per le nostre terre abbandonate”. Per ribadire che “La richiesta di istituzione di una sezione staccata del nostro indirizzo Tecnico Tecnologico- Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Articolazione produzioni e trasformazioni nel Comune di Calabritto non è ispirata dalla solita logica campanilistica, magari riferita all’intera area dell’Alta Valle del Sele – che gravi danni ha arrecato negli anni e decenni trascorsi – essa può rappresentare, invece, una delle poche decisioni coerenti, sia con la diagnosi socioanalitica che gruppi di studiosi stanno realizzando in questi tempi, nei nostri piccoli borghi dell’Appennino interno, e sia con i bisogni di un territorio vasto che va dall’Alta Irpinia alla Valle del Sele, ormai avviata all’abbandono. In ogni caso, è un fatto che le scuole del secondo grado presenti nel territorio non hanno prodotto quell’auspicata crescita culturale ed economica, anzi hanno favorito il processo migratorio delle nostre migliori energie culturali: le nostre scuole hanno lavorato per il re di Prussia, formando competenze giovanili da spendere altrove!
L’indirizzo Tecnico Agrario può rappresentare una delle ultime scommesse da sostenere per invertire le tendenze nefaste, soprattutto perché sotto la guida unica dell’l’IISS Maffucci di Calitri, forte di una tradizione formativa ultra cinquantenaria, le due aree geografiche distinte e distanti – Alta Irpinia ed Alto Sele – possono essere coordinate per sviluppare una cultura tecnico scientifica da spendere in loco ed avviare nuovi processi produttivi in agricoltura, sostenute dalle nuove tecnologie dell’informazione. Una scelta che dovrebbe essere sostenuta anche da chi coordina l’Area Pilota, che dovrebbe guidare i processi di rinascita dell’Alta Irpinia.