Il Liceo Sportivo di Sturno al De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi

Il Sindaco di Sant'Angelo dei Lombardi sul provvedimento che ridisegna la nuova mappa nell'ambito del dimensionamento scolastico

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“Accogliamo con favore la disposizione della Giunta regionale della Campania che accorpa il Liceo Sportivo di Sturno all’Istituto De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi. Una scelta, quella della Regione, che tiene conto della vocazione liceale di entrambe le comunità, che appare coerente con la geografia provinciale e con i futuri collegamenti tra Alta Irpinia e Valle Ufita”.

Così Rosanna Repole, Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, dopo il nuovo provvedimento che ridisegna la nuova mappa nell’ambito del dimensionamento scolastico.

“Naturalmente – spiega Repole – avremmo voluto fare volentieri a meno di tutta la vicenda legata al dimensionamento, che ci ha visto coinvolti direttamente e che, suppongo, abbia lasciato inevitabili strascichi in buona parte del territorio. Tuttavia ritengo che la scelta di collegare Sturno a Sant’Angelo dei Lombardi possa risultare ottimale prima per le Comunità scolastiche dei due plessi e sia per la costruzione di rapporti tra Alta Irpinia, Valle d’Ansanto, Valle Ufita.

Guardando nel medio termine, queste aree saranno sempre più vicine soprattutto in considerazione delle nuove vie di collegamento e delle infrastrutture in costruzione. Tornando invece all’ambito prettamente scolastico – sottolinea Repole – penso che le due realtà possano trarre grandi benefici da questo accorpamento, anche se preferirei chiamarlo collegamento. Sant’Angelo guarda con interesse a Sturno, che negli anni è diventata una grande e riconosciuta realtà per lo sport. Allo stesso tempo penso che la tradizione, la storia e il presente del De Sanctis di Sant’Angelo sia una garanzia per gli studenti e per le loro famiglie. Mi sento inoltre – aggiunge il Sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi – di ringraziare il governatore Vincenzo De Luca, l’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini e i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Vincenzo Alaia per aver tenuto in considerazione le istanze di più territori. Seppur in presenza di paletti stringenti e in una situazione drammatica generata dalle norme e dalla demografia, è stato svolto un lavoro non di poco conto.

Questo – conclude Repole – non esime le amministrazioni locali dal compito di provare a disegnare dal basso l’assetto futuro del panorama scolastico. Come ho già avuto modo di dire nelle scorse settimane, il mio impegno per una discussione continua sul tema e a beneficio delle aree interne”.