Il Pd: sul Puc di Atripalda, nessuna condivisione con cittadini

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Il partito democratico di Atripalda irrompe sulle questioni amministrative cittadini, e lo fa riferendosi all’ultimo consiglio comunale di Atripalda che ha approvato gli indirizzi dati al progettista per la redazione del piano strutturale.

“L’ultimo consiglio comunale si è tenuto l’11 luglio mentre il termine perentorio per l’adozione degli indirizzi era fissato al 30 giugno”, si legge in una nota.

«Considerato il ritardo dell’amministrazione sul tema urbanistico, ormai consumato ed irreversibile, sicuramente dettato dal fatto che tutta la giunta ed il sindaco sono alle prese ed interessati alla costituzione della municipalizzata, che come hanno fatto intendere a più riprese “libererà Atripalda da ogni male”, sarebbe stato opportuno che l’amministrazione, almeno sugli aspetti del PUC, avesse chiamato alla partecipazione attiva sia la cittadinanza che il tessuto produttivo nonché i portatori di interessi, per una condivisione di vedute ed intenti».

E ancora: «Essendo ormai scaduti i termini perentori, infatti non si comprende il senso della fretta, se non quello di alzare l’ennesima cortina fumogena su atti importanti e strategici, rendendo nebuloso, opaco e poco decifrabile l’operato amministrativo del sindaco Paolo Spagnuolo e dei suoi peones».

Al Pd di Atripalda, «corre l’obbligo di un ennesimo sforzo, cercando di entrare nel merito di un procedimento blindato e secretato, non condiviso nemmeno con l’opposizione nell’ultimo consiglio comunale, che puntualmente viene offesa e delegittimata nel ruolo di controllo, in un aula resa ormai “sorda e grigia”, dove puntualmente la maggioranza ad ogni discussione ostracizza l’opposizione e ne neutralizza la partecipazione democratica con giochetti e provocazioni che di politico non hanno nulla si continua a leggere in una nota- .

Ritornando al Piano Urbanistico, per quel poco che si è potuto carpire appare evidente che la limitazione degli incentivi alle sole zone C, di fatto, ostacola l’obiettivo della riduzione del consumo di suolo. Di contro, sarebbe stato più opportuno volgere lo sguardo alla rigenerazione di parte del centro ed alla rivitalizzazione di aree ed edifici dismessi o sottoutilizzati anche attraverso l’introduzione di usi e funzioni complementari a quelli attualmente esistenti.

Il PUC, del resto è lo strumento di più ampia strategia e veduta nella gestione e nello sviluppo di una città. Essere premiati dai cittadini con l’affidamento del Governo della città, impone, ad una amministrazione, fino all’ultimo giorno del suo mandato, di ascoltare, condividere e costruire insieme le prospettive di crescita, sviluppo e vocazione della città stessa.

Pur tra mille difficoltà, determinate dall’atteggiamento della maggioranza, il Partito Democratico di Atripalda mai si sottrarrà al confronto e metterà a disposizione il proprio contributo».