“Il riscatto della città passa per quello dei singoli”, Luca Abete apre il cartellone cittadino

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“Il riscatto della città deve passare innanzitutto per il riscatto dei singoli”. Lo grida forte e chiaro Luca Abete, il popolarissimo inviato di Striscia, nel corso della sua conferenza spettacolo “Non ci ferma nessuno”.  Una conferenza che, dopo aver girato tutta l’Italia, arriva finalmente ad Avellino. A lui, preceduto sul palco dal sindaco Gianluca Festa, il compito di inaugurare il cartellone cittadino. Il pubblico lo accoglie con affetto e Luca ricambia alla sua maniera, raccontandosi con semplicità, dai tempi del liceo scientifico a Striscia, dalle feste per i bambini agli esordi nelle tv locali. Una storia che vuole essere un’iniezione di energia per la città e per chiunque sia costretto a fare i conti con gli ostacoli del quotidiano, poiché Abete lo ribadisce, “i veri sfigati non sono quelli che non ce la fanno ma quelli che non coltivano sogni. Se ce l’ho fatta non è perché sono il migliore ma è perché sono riuscita a resistere alle difficoltà che ho incontrato, ho saputo combattere quando ci sono stati i momenti no. Ciascuno è chiamato a fare del proprio meglio per sé stesso e l’intero ambiente in cui vive ne trarrà vantaggio. Ciascuno può raggiungere qualsiasi traguardo”. Abete racconta i no che pure ha dovuto ricevere nella sua carriera che oggi appare lanciatissima “Avevo vinto il concorso come inviato di Striscia ma i miei servizi non andavano in onda. Poi, una proposta indecente, realizzare servizi a mie spese, con un mio cameraman per un compenso minimo. Ma non mi sono arreso e ho pensato che non avevo nulla da perdere. Ho lavorato sodo, non mi sono mai dato per vinto. O come quando ero stato confermato nell’organico e presi una brutta distorsione ma temevo di perdere tutto se mi fossi ingessato. Così ho deciso di  realizzare i servizi anche zoppicando”. Sullo schermo campeggia, infine, l’immagine di un atleta ai mondiali. “Era il favorito nei 400, spiega Luca, ma uno strappo lo costrinse a fermarsi, poi, la decisione arrivare al traguardo zoppicando sorretto del padre. L’intero pubblico lo ha applaudito e quell’uomo ha guadagnato più di tanti atleti che avevano vinto le rispettive gare”