In Consiglio tutti contro gli assenti: anche Dup e previsionale passano con 11 voti

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Si torna in Consiglio comunale. Stesso scenario delle seduta sospesa ieri sera dopo l’approvazione del consuntivo. (LEGGI QUI)
Unidici presenti in maggioranza a cui si aggiunge il sindaco Paolo Foti.
La seduta odierna si apre con la discussione sul Dup, Documento Unico programmatico. L’assessore al patrominio Elena Iaverone sta esponendo il piano che, sottolinea, rappresenta uno strumento fondamentale per delineare le scelte dell’amministrazione.

Si dota di due sezioni, una strategica che individua il quadro normativo di riferimento per le principali scelte che caratterizzano il programma amministrativo da realizzare nel corso del mandato e l’altra operativa che ha carattere generale e contenuti programmaticii e costituisce lo strumento di supporto per gli obiettivi strategici.

"Un vero è proprio ridisegno della città sia dal punto di vista urbanistico che ambientale", aggiunge la Iaverone pur non nascondendo come la sfida sia ambiziosa e difficile, considerato che il Comune di Avellino si trova a scontare ritardi nel settore di un trentennio.
Non ultimo l’amministrazione garantisce di voler dare nuovo slancio a politiche sociali e culturalei che l’amministrazione ritiene fondamentali e i cui capitoli di spesa verrano implementati notevolmente.
L’assessore tira il ballo anche l’apertura del Centro per l’Autismo di Avellino, garantendo imminente funzionalità della struttura e gestione in accordo con i genitori dei ragazzi che hanno fortemente spinto per la nascita del Centro.

Segue la discussione.

Il consigliere di opposizione Dino Preziosi chiede all’assessore con quali strumenti si intendono realizzare questi appunti che ha letto? E, posto che si trovino i fondi, penso all’Isochimica ad esempio, avete un piano per il futuro o ci troveremo un nuovo tunnel?
Banda larga, riqualificazione urbana, autostazione, parco urbano, sono solo alcuni degli esempi che Preziosi cita e che certifichino come l’amministrazione non abbia ancora una visione strategica per la città.

La consigliera Nadia Arace si dice delusa dalla relazione programmatica "perché dovrebbe contenere il quadro degli interventi che si dovrebbero attuare sino alla fine del mandato e invece è stata una riproposizione retorica di quello che ci siamo detti tante volte in quest’aula. L’unica novità che porta è che si presenta come un rendiconto di tanti piccoli fallimenti che in questi anni si sono aggiunti gli uni agli altri".
Tra le altre cose, la Arace parla anche di Parco Santo Spirito ed Eliseo ancora senza un modello di gestione, nonostante nove mesi fa l’amministrazione avesse garantito di avere bene chiara un’idea da attuare nell’immediato.

Il consigliere Alberto Bilotta domanda quale sia l’idea di città che ha l’amministrazione, giacchè non individua prospettive, ma solo una serie di obiettivi senza un metodo per realizzarli.
"Altrimenti se si realizzasse ciò che dite saremo la prima città di Europa, ed invece voi non avete nemmeno un’idea per far riappropriare Avellino del suo ruolo di capoluogo".
"Vedo solo un elenco indistinto delle cose da fare- aggiunge- Senza che nemmeno avete capito bene quali linee dovrebbe imprimere un Dup".
Il recupero della comunità attraverso la realizzazione dei servizi, per Bilotta sarebbe stato un buon punto di partenza, molto più aderente alle caratteristiche della città di Avellino.

Il consigliere Giancarlo Giordano rappresenta all’assessore il suo personale fastidio "perchè ci vuole sempre una misura quando si fa politica, delle cose che si possono fare, dire. E questa misura si ha se si è consapevoli di sè e nell’ambito in cui ci si vuole muovere.
"Il futuro non si può programmare bypassando il presente", aggiunge l’onorevole.
Poi tira di nuovo in ballo la vicenda politica. "Queste cose le volete fare in 11?- ricordando come, al parti di ieri, ha risposto presente all’appello solo metà maggioranza- E voi 11 presenti volete almeno spiegare se condivide l’idea della giunta o andate avanti sempe per mutismo?", così Giordano icalza i consiglieri di maggioranza che fino a questo momento, pur spronati, non hanno inteso partecipare al dibattito.
"E Come è gestito e da chi il patrimonio pubblico?- attacca ancora l’onorevole- In che Europa si colloca la città di Avellino se se il patrimonio pubblico locale serve ancora a fare clientele?"
"Ci vuole un’idea per realizzare le cose- conclude. e questa amministrazione un’idea non l’ha mai avuta".

Il Dup viene approvato, dopo appello nominale, con 11 voti favorevoli, (Barbara Matetich non partecipa alla votazione e Mafalda Galluccio e Nicola Poppa si astengono come ieri sul consuntivo) e i voti contrari di tutti i consiglieri di opposizione.

Inizia la discussione sul previsionale con due pregiudiziali presentate da Preziosi.
La prima, che faceva riferimento all’illegittimità del documento contabile perché carente del bilancio del Gesualdo, è stata respinta.

La seconda invece, fa riferimento ad una delibera dell’assessore Tordela, sugli immobili di proprietà comunale suscettibili di dismissione: per Preziosi manca la scheda tecnica per l’individuazione. Non è stato quantizzato il relitto, alcuni immobili tra quelli messi in vendita risultano già venduti".

L’assessore assicura che l’inventario di tutti gli immobili alienati verrà fornito in tempi brevi. Ad ogni modo anche questa pregiduziale, messa ai voti, viene respinta.

A seguire l’assessore alle finanze Iaverone illustra la relazione sul bilancio previsionale.
LE PREVISIONI PER IL TRIENNIO 2016-2018
Al netto dei 10 milioni 100mila incassati nel 2014, per il prossimo triennio l’amministrazione prevede di incassare 10 milioni e 200mila euro spaziando dagli oltre 9 milioni del fondo di solidarietà, ai proventi delle multe (800mila euro) al recupero dell’evasione tributaria dai 3 milioni dell’Imu ai 7,5 di Tares e Tari e tanto altro.
Il disavanzo di ammistrazione ammonta a oltre 15 milioni, mentre l’avanzo a 4 milioni.

Dopo la sospensione per il pranzo, la seduta riprendono i lavori consigliari con il duro intervento del consigliere di maggioranza Adriana Percopo.
Ripercorrendo tutte le fasi che hanno portato all’attuale stati al teatro "Gesualdo" di Avellino e come già oltre tre anni fa, all’insediamento, l’allora assessore alla cultura Nunzio Cignarella provò ad intavolare un ragionamento sui problemi chge viveva il massimo comunale, la Percopo annuncia che "semmai questa esperienza consiliare dovesse continuare, da ora in poi il mio voto non sarà più scontato, ma valuterò di volta in volta sul merito delle questioni.
"Essere responsabili- aggiunge- vuol dire dirsi le cose come stanno, avere il coraggio di ammettere i propri errori, perché in questo modo non si può andare più avanti".

"Tocca al Pd provinciale ora assumere una presa di posizione forte rispetto a quello che è successo negli ultimi tempi".
A tirare in ballo il Pd provinciale, è il consigliere di maggioranza Franco Russo nel corso del suo intervento.
Dicendosi soddisfatto dei documenti che si stanno approvando i queste ore che hanno permesso al Comune di Avellino di superare la condizione di ente strutturalmente deficitario, ora per Russo è necessario affrontare la crisi potilica che vive il partito che governa la città.
"Il gruppo Pd è in difficoltà- aggiunge- quell’intreccio positivo che si doveva creare con i vari circoli cittadini nati negli anni, non è andato in porto.
Ma non è più consentito ai consiglieri Pd mancare ai propri doversi. Se si è contro a questa amministrazione bisogna venire qui e manifestare il proprio dissenso e votare contro. Rispetto a queste persone- conclude Russo- il Pd assuma una posizione netta e trasparente. Trionfi la buona politica una volta per tutte".

Il consigliere Bilotta, pur riconoscendo che la situazione delle casse comunali non è più drammatica come in passato, non si sente nemmeno di parlare di condizione florida, individuando ancora troppe difficoltà latenti.
Mancano investimenti, a partire dalla periferie e per Bilotta la "eccessiva sicumera di questa amministrazione è intollerabile. Non c’è via d’uscita alla vostra crisi- aggiunge- Siamo dinanzi ad 11 temerari che potrebbero votare qualsiasi atto in seconda convocazione. Non si amministra così".
Infine, stigmatizzando anche il comportamento degli assenti (non a caso l’Udc non ha mai votato una mozione di Festa), Bilotta garantisce che il partito che rappresenta come capogruppo in Consiglio comunale, lavorerà affinché "in quest’aula consiliare torni la buona politica".

Il consigliere di maggioranza Lorenzo Tornatore si dice fiero del lavoro svolto dall’amministrazione Foti sui conti comunali, rendendo finalmente chiari i bilanci dopo anni, Infine giudica le diversità di vedute interne, come ad esempio sulla varie forme di gestione avanzate per l’Eliseo, non come divergenze, bensì come diversità di opinioni e idee che poi andranno a convergere.

A seguire tocca a Preziosi analizzare le cifre del bilancio previsionale: "Voi avete operato come quest’ente non fosse mai stato strutturalmente deficitario. Su tutto, poi, non mi convincono le operazioni intorno alla società partecipate, su tutto l’alto Calore e i suoi 130 milioni di debiti. Non è detto che questo comune debba avere il 100% delle quote societari, ma potrebbe anche allargare le partecipate all’azione dei privati".
Ed ancora Preziosi, richiamando alcune criticità evidenziate dalla Percopo prima di lui, parla della mancanza di un regolamento delle associazioni, così come inviata l’amministrazione, a proposito della riscossione dei crediti, di non far confusione tra morosi e meno abbienti.

Parole dure nei confronti dei colleghi di maggioranza assenti, anche da parte di Ida Grella: "La loro è una assenza strumentale. Bastava essere presenti per realizzare ciò che viene sventolato da tempo sui giornali come una minaccia, quella di interrompere questa esperienza amministrativa. Approvare i bilancio è dovere di ogni consigliere di maggioranza per garantire alla città quanto meno l’ordinaria amministrazione. Votare il bilancio non significa affermare un potere politico, ma garantire servizi ai cittadini. Chi è assente ha sempre guardato solo alla popolarità del consenso e non al bene della città. Forse- attacca ancora la Grella- a qualcuno non è piaciuto il nuovo modo di fare politica di questa amministrazione che ha messo fine al clientelismo degli anni passati".

Per Giancarlo Giordano, votato il bilancio, è convinto che il sindaco troverà un "accordicchio" con gli assenti e si varerà l’ennesima giunta.
"E intanto è saltato tutto dal punto di vista istituzionale- incalza- E questo lo dimostra il fatto che per il secondo anno consecutivo si approva un bilancio in 11. Se per il secondo anno consecutivo Paolo Foti non prende atto di non avere una maggioranza, ma di che parliamo?
Festa, Ambrosone, Galluccio, Montanile, tutte pattuglie provenienti dalla minoranza e che oggi nemmeno votano a favore del gruppo di maggioranza che hanno scelto.
Ma chi sono questi personaggi per avere diritto anche di mezza parola sul futuro di questa città?- domanda Giordano tirando in ballo anche la D’Amelio la soprattutto quello che chiama l’ex senatore Enzo De Luca- Hanno portato la città al fallimento, costruendo le loro carriere politiche sul clientelismo e sulla mediocrità.
E’ la bramosia di quella poltrona che piega tutta questa vicenda amministrativa e tiene gli avellinesi in ostaggio".
Poi, rivolgendosi, ai consiglieri di maggioranza presenti, dice con rabbia che avrebbero dovuto rifiutarsi di votare il bilancio in 11.

Poi il caso "degli assessori che ciclicamente fa passare l’onorevole Angelo D’Agostino in questa giunta. L’ultima, Trodela, con alcuni interessi, seppure legittimi, su energia, lavori pubblici e altre vicende".
Infine associazioni ("si danno mance per consenso ma mai le si chiama per una programmazione seria"), Expost ("un bando per l’occupazione sperperato per altro)", mancanza di politiche culturali ("Il teatro è chiuso mentre noi parliamo"), la totale mancanza di una politica dell’accoglienza. "Nel bilancio di previsione non avete apposto un euro per i migranti, mentre i comuni più piccoli dell’Irpinia, Petruro e Torrioni, organizzano forme di accoglienza. Orami nemmeno più la vergogna vi fa velo".
"In questo modo state preparando il terreno a "questi sconosciuti" dei 5 Stelle. Gli state regalando la città", conclude perentorio.

A terminare gli interventi prima della votazione finale, è il capogruppo Pd Geppino Giacobbe. Tenta di richiamare in ballo "la responsabilità dei presenti", pur dicendosi in difficoltà a parlare dopo l’onorevole Girodano, di cui condivide gran parte delle questioni sollevate.
Ma Giacobbe è certo che, anche con il contributo in termini di proposte della minoranza, "si può fare di più e, in questi due anni di fine consiliatura che ci attendono, recuperare gli errori del passato".

Prima della votazione, l’amministrazione aveva proposto una integrazione al bilancio di previsione per i 460mila euro per il Teatro Gesualdo, a copertura di un eventuale disavanzo. Dopo il dissenso esternato da Preziosi e Giordano, l’integrazione è stata ritirata.
 
Il bilancio di previsione 2016- 2018 viene approvato con i voti favorevoli di Paolo Foti, Livio Petitto, Franco Russo, Laura Nargi, Geppino Giacobbe, Mario Cucciniello, Lorenzo Tornatore, Ida Grella, Adriana Percopo, Silvia Amodeo e Francesco D’Argenio.
Astenuti anche in questa occasione Poppa e Galluccio.