Industria Italiana Autobus, Il sindaco di Grottaminarda:”Che delusione i sindacati”

0
749

Il Sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, interviene sulla situazione di stallo con rischio di privatizzazione che sta interessando la IIA

«La barca Industria Italiana Autobus sta affondando e continua il tira e molla tra Governo ed Organizzazioni sindacali per decidere chi, come e quando gestirà il futuro di 300 famiglie – afferma Marcantonio Spera –

È intollerabile ascoltare le dichiarazioni di alcuni sindacalisti che brancolano nel buio e azzardano proposte inverosimili.Purtroppo chi ne paga le conseguenze sono i lavoratori che in questo clima di incertezze non sanno a chi rivolgersi. Sono decenni che lo stabilimento versa in uno stato di crisi perenne e per non farlo chiudere si cercano rattoppi che non risolvono il problema.

Sicuramente le colpe vanno ricercate in una classe dirigente miope e ottusa, attenta solo a ridimensionare gli organici, e a non investire seriamente nei due stabilimenti per quel che riguarda nuove tecnologie e nuovi progetti, strutture, ecc.

La scarsa produttività è dovuta al fatto che i lavoratori stanno lavorando senza materiali, che non arrivano per i mancati pagamenti ai fornitori.

E poi che dire del Governo che non si prende le proprie responsabilità e non risolve questo teatrino che va avanti da alcuni anni, nei quali i lavoratori di IIA hanno fatto più cassa integrazione che ore al lavoro.

Non possiamo più accettare questa situazione intollerabile e come istituzioni locali ribadiamo tutta la nostra vicinanza ai lavoratori e saremo partecipi alle eventuali iniziative di lotta che verranno intraprese nei prossimi giorni.

Ci attiveremo anche con i nostri parlamentari regionali e nazionali per avere più livelli di confronto e chiarire una volta per tutte le responsabilità.

Che delusione i Sindacati – conclude Marcantonio Spera – La speranza che finalmente si passi alla manifestazione civile con i Sindaci e tutti i Cittadini rimane un’ancora ideale di salvezza delle coscienze e dei giovani per il loro futuro».