La battaglia degli sms: nuovo messaggio Inps sull’Assegno unico universale

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Un nuovo sms, dopo quello che annunciava la sospensione del reddito di cittadinanza. Questa volta, data sette agosto, dall’Inps è arrivato un nuovo messaggio fornendo chiarimenti alle famiglie che percepivano l’Assegno Unico Universale collegato al Rdc.

Una sollecitazione, questa, partita dalla Cgil, come ricorda il segretario generale della Camera del lavoro irpina, Franco Fiordellisi, che spiega, tra le altre cose:  «L’Inps, con il messaggio n. 2896 del 7 agosto 2023, ha fornito ulteriori indicazioni in merito ai nuclei familiari che includono figli maggiorenni, nella fascia di età compresa tra 18 e 21 anni, in possesso dei requisiti per continuare a percepire l’AUU anche dopo la sospensione del Reddito di cittadinanza.
In particolare, si tratta di nuclei che comprendono figli che si trovano nelle seguenti condizioni:  frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;  svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro; sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;  svolgono il servizio civile universale».

E’ anche utile sapere, ricorda sempre il segretario Cgil, che dal primo gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico (sia minori che di età compresa tra i 18 e 21 anni) che non hanno mai presentato domanda di AUU dovranno provvedere alla presentazione nelle modalità previste dal decreto legislativo n. 230/2021 che ha istituito lo strumento, rivolgendosi alle sedi del patronato Inca e Cgil.