La celebrazione liturgica incontra le note di Chopin, Aiello: ho realizzato un mio sogno

Secondo esperimento per la messa degli artisti

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“Ho sempre sognato di unire l’arte alla celebrazione liturgica, di officiare la santa messa sulle note di Chopin”. Lo sottolinea il vescovo Arturo Aiello nell’officiare la messa degli artisti, al suo secondo esperimento, nato dalla volontà di fare dell’arte il cuore della funzione religiosa. A suonare una vera orchestra, accompagnata dalla bellissima voce di un soprano. Ad alternarsi nella lettura della parole attori come Luigi Frasca che fin dall’inizio ha sposato questa sfida del vescovo. Aiello cita l’ultimo romanzo di Baricco e ribadisce come “La chiamata di Gesù riguarda tutti, non solo chi è destinato alla vita consacrata. E una chiamata a una nuova vita, a una rinascita. Ogni giorno siamo chiamati a rinascere”. E spiega che “Gesù, nello scegliere gli apostoli, è come un regista che sceglie gli attori per il suo film”. E sottolinea come, nel rispondere alla chiamata “la cosa più difficile è lasciare ciò che abbiamo per cominciare una nuova vita, staccarsi dal passato, dagli oggetti che ci sono appartenuti, dalla nostra vita di ieri. Ecco perchè abbiamo bisogno di questa disponibilità ad accogliere il nuovo”. E ritorna con forza sul valore dell’arte che “è esperienza capace di saziare”