La sfida del teatro nel Parco del Gesualdo, dalla caccia alle streghe del Clan H agli Scherzi di Checov fino al linguaggio contemporeano di Limina

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“Il teatro è partecipazione”. Lo sottolinea Salvatore Mazza nell’inaugurare la rassegna di teatro nella cornice del Parco del Gesualdo. Tanti applausi ieri per il suo Anfitrione, tratto da Plauto e stasera si torna in scena con  “Oltre il vento… Caccia alla strega”, frutto dell’adattamento da parte del regista Lucio Mazza. Dal Sabba al processo, dalle deposizioni all’esecuzione, uno spettacolo capace di parlare al nostro tempo. Sul palco Salvatore Mazza, Andrea De Ruggiero, Santa Capriolo, Laura Tropeano, Sabino Balestrieri, Elisabetta Iannaccone, Pasquale Migliaccio, Umberto Branchi, Luca Picariello, Federica Avagnano, Eleonora Greta Mazza. E’ Mazza a spiegare come “Siamo lusingati di aver aperto questo segmento dedicato al teatro, nella cornice del Parco del Gesualdo, luogo di forti suggestioni, nell’ambito dell’Avellino Summer Festival. Da tempo rivolgiamo la nostra attenzione alle differenti forme di teatro, cercando di contaminare i linguaggi, da Plauto ai giorni nostri. Intanto, siamo pronti a partire con la nuova stagione teatrale che abbraccia differenti forme di teatro da “Tutto perdona” nell’ambito della Juta ai Riti di fuoco. Mai come oggi c’è bisogno di teatro, perchè il teatro è relazione

Il 2 settembre, alle 21, Luigi Frasca e Angela Caterina proporranno Scherzi di Checov. E’ Frasca a spiegare come “Festeggiamo quest’anno il trenntennale e lo facciamo con il ritorno di Gigi Savoia alla guida della compagnia, un ritorno che si carica di un valore forte poichè Gigi è stato tra i primi che hanno sostenuto il Teatro d’Europa con don Ferdinando Renzulli “Proporremo nell’ambito della rassegna dedicata al teatro due atti unici tratti da Checov, ‘L’orso’ e ‘La domanda di matrimonio’, che si inseriscono nel genere musicale vaudeville. L’autore è un classico e lo spettacolo è davvero divertente. A prendere forma una forte critica al decadimento dei valori morali e intellettuali della società russa di fine ottocento. Intanto, siamo pronti a partire con una stagione teatrale nella quale riproporremo i grandi successi del Teatro d’Europa, da Goldoni a Pirandello fino ai monologhi di Angela Caterina. 

Il 3 Settembre Limina Teatro chiuderà la rassegna con “Coriolis Effect”, diretto da Clif Imperato, trucco di Francesca Lallo, un’opera che promette di essere tanto avvincente quanto intellettualmente stimolante. E’ Clif imperato a spiegare come “puntiamo su un teatro contemporaneo o di ricerca. Lo spettacolo è nato da una tecnica di drammaturgia condivisa, è stato ideato dagli attori stessi è, dunque, frutto di un lavoro creativo. L’idea è stata quella di tradurre in linguaggio scenico i risultati delle prove, a prendere forma uno spettacolo tragicomico, fortemente grottesco e politico, che offre uno spaccato della società e dell’uomo moderno. Intanto, stiamo lavorando a un altro progetto di produzione di teatro dell’assurdo”