L’appello disperato di una famiglia, una ragazza uccisa da un male incurabile e i genitori che perdono il lavoro

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Una storia drammatica di una famiglia avellinese, una richiesta d’aiuto che trasmettiamo integralmente:

“Otto anni fa a mia sorella, allora 17enne, é stato diagnosticato un tumore raro, incurabile. La sua lotta è durata otto lunghi anni finché il mese scorso ci ha lasciati. Siamo rimasti senza niente: senza una figlia, una sorella, senza casa e senza soldi. Si, perché di questi tempi anche per morire bisogna essere ricchi. Il lavoro di mio padre, libero professionista, è diventato sempre meno e mia madre non ha potuto lavorare per prendersi cura di mia sorella. Le medicine, le visite specialistiche, le trasferte a Milano ci hanno costretti anche a vendere la casa, eppure i risparmi sono terminati. Non abbiamo mai chiesto aiuto in questi anni, per estrema riservatezza e per indole ma ora credo sia arrivato il momento. Quello che desidero per i miei genitori è un lavoro, perché possano trovare una ragione per andare avanti senza una figlia e perché possano vivere tranquilli. Vorrei per loro la serenità di non dover continuare a campare alla giornata, con l’ansia di non arrivare a fine mese. Dopo la tragedia che ci ha colpiti, non ci sarebbe regalo migliore. Per questo motivo mi appello a chiunque abbia la possibilità di offrire un posto di lavoro ai miei genitori, ad almeno uno dei due. So bene quanto è ambito un lavoro di questi tempi, nella nostra città, ma sento e spero che tra chi sta leggendo queste righe qualcuno che può aiutarci c’è. Grazie. Per contattarci, prego scrivere mail all’indirizzo alfdea@alice.it.”