Legambiente presenta Mal’aria di città 2016 il dossier annuale sull’inquinamento atmosferico

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I dati Arpac confermano le criticità dell’area Solofra-Montoro.” – dichiara Antonio Giannattasio, presidente del Circolo Legambiente Soli Offerens –  “Con 39 sforamenti di legge nel 2015 e 4 nei primi ventisei giorni del 2016 di PM10, il rischio per la matrice aria, in compagnia con acqua e suolo, è constatato.”
Il circolo fa notare che in uno studio del Dipartimento di Avellino, dell’Arpac, datato maggio 2004, effettuato nei pressi dello svincolo autostradale, nelle conclusioni, abbastanza positive, si affermava che i “risultati sicuramente confortanti, non devono però considerarsi esaustivi, dovendo essere assolutamente confermati con attività di monitoraggio, spazialmente e temporalmente più estese, per tener conto sia delle variabili stagionali, essendo sicuramente le condizioni metereologiche fortemente determinanti in termini di capacità di dispersione e/o abbattimento delle concentrazioni degli inquinanti, che di eventuali contributi da siti a più elevata densità di insediamenti produttivi”. L’indagine del 2004 fu eseguita in una zona indubbiamente a cavallo tra l’area urbana e industriale, ma appunto non esaustiva.
Infatti, nel 2015 e inizio 2016 in un contesto più indicativo come la zona industriale, dove i trasporti su gomma, di merci e materiali, insieme alle attività produttive vanno ad incidere maggiormente sulla matrice aria. Negli ultimi giorni si è parlato molto, anche in seguito alla commissione regionale sulla questione Solofrana e Cavaiola, di controllo delle matrici ambientali tra cui l’aria. Per una corretta ed esaustiva caratterizzazione della qualità dell’aria serve appunto una pianificazione e programmazione su tempi più lunghi e siti dislocati in contesti diversi della città.
Tra le ipotesi avanzate da Legambiente a carattere nazionale sull’inquinamento industriale si chiede di autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti e rendere il sistema del controllo pubblico più efficace con l’approvazione della legge sul sistema delle Agenzie regionali protezione ambiente ferma al Senato da oltre un anno.
Inoltre Solofra non è sicuramente contraddistinta da un traffico veicolare sostenuto, se non in periodi limitati della giornata e della settimana in coincidenza con l’uscita dagli opifici o dalle scuole, con la creazione di piccoli ingorghi temporanei. Importante è l’apporto individuale che ogni cittadino può fare soprattutto legato all’utilizzo dell’auto, limitandone l’uso il più possibile, non creando blocchi nel centro o presso gli istituti scolastici, controllando periodicamente auto e impianti di riscaldamento. Altra importante questione è il verde urbano e la sua tutela; da tanto ormai ci battiamo per la sostituzione dei tigli tagliati perché malati e non più piantati, non per capriccio, ma perché uno dei ruoli degli alberi è proprio quello di essere spazzini dell’aria inquinata contro le polveri sottili e gas inquinanti.