L’ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli torna ai domiciliari per bancarotta fraudolenta

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Torna ai domiciliari l’ex senatore di Forza Italia Giancarlo Pittelli che stamattina è stato arrestato dalla Nucleo di Polizia economico finanziaria della guardia di finanza.

Su richiesta della Dda di Catanzaro, infatti, il gip Chiara Esposito ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’avvocato e politico condannato meno di una settimana fa, in primo grado, a 11 anni di carcere per concorso esterno con la ‘ndrangheta al termine del processo “Rinascita-Scott”.  Questa volta, però, il procuratore Nicola Gratteri (oggi alla guida della Procura di Napoli), il suo aggiunto vicario Vincenzo Capomolla e i pm Irene Crea, Annamaria Frustaci, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli gli contestano i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale, in quanto amministratore di fatto di una società già in liquidazione e, successivamente, dichiarata fallita.

Contestualmente, il gip Chiara Esposito ha disposto il sequestro preventivo di un terreno edificabile nel comune di Stalettì (CZ), e di denaro per circa 1,5 milioni di euro, quale profitto del reato ipotizzato.

Secondo l’accusa, l’indagato, in concorso con altri, avrebbe distratto l’unico bene della società di cui era amministratore di fatto, ossia il terreno: quest’ultimo, contestualmente all’avvio della liquidazione, veniva ceduto ad altra società appositamente costituita, anch’essa riconducibile all’indagato, nonché il corrispettivo della cessione del predetto bene.

“È difficile, dopo il nuovo arresto (per fortuna ai domiciliari) disposto dal Gip di Catanzaro, non parlare di accanimento giudiziario nei confronti di Giancarlo Pittelli, condannato in primo grado a 11 anni solo qualche giorno fa. A questo punto ci chiediamo e chiediamo che cosa trattenga il Parlamento dal trovare il coraggio di affrontare il tema della carcerazione preventiva. Forse – ipotizziamo – il suicidio di Pittelli? Non ci viene in mente altro di fronte all’assordante silenzio vergognoso di una politica sempre più impaurita dallo strapotere delle toghe. Nel frattempo, nella ‘culla del diritto’, siamo oltre la tortura…”. Lo ha dichiarato l’onorevole  Amedeo Laboccetta, presidente dell’associazione “Polo Sud”.