L’ultimo saluto a Ivan, il sindaco di Grottaminarda: vicini alla comunità ucraina

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Grottaminarda. Ai funerali di Ivan Kantsedal, 46enne ucraino ucciso sabato scorso in pieno centro della cittadina ufitana, con cinque colpi di pistola, due dei quali andati a vuoto sparati da Angelo Girolamo, 44 anni, originario del posto, oggi pomeriggio ha partecipato anche il sindaco Marcantonio Spera e una delegazione della sua amministrazione. Per portare, a suo nome, anche il dolore di tutti i cittadini grottesi.

Spera, in quei concitati momenti di otto giorni fa, in corso Vittorio Veneto, alle otto e venti di sera, subito ha cercato di prestare soccorso a Ivan mentre Girolamo era ancora nei pressi con la pistola di piccolo calibro a portata di mano. Il primo cittadino ricorda la figura”imponente” dell’ucraino, da venticinque anni stabilitosi da queste parti.” Abitava di fronte  casa mia e nonostante mi dicono fosse un uomo forte, di grande temperamento, su quel viso gli leggevo un misto di tristezza e dolcezza insieme. Sembrava rude ma, come tutti noi, nascondeva di essere fragile. E abbiamo visto come è finita”.

E, poi, manda un pensiero alla comunità ucraina, rappresentata in modo numeroso a Grottaminarda.”La mia cittadina, tutta, circonda questa comunità con attestati di stima e affetto- dice Spera-. E le è molto vicina. Lo saremo sempre di più mentre continuiamo a volerci dare spiegazioni e piangere per quanto accaduto ad Ivan. Tutti quanti dobbiamo metabolizzare questo lutto, perché l’intera Grottaminarda lo è per questa morte. Ci accomuna fratellanza ed accoglienza”. Come dicevamo, il sindaco di Grottaminarda ha vissuto da vicino quei momenti di sabato scorso, tentando di rianimare il povero Ivan e cercare di mantenere calmo il suo assassino. Gli chiediamo se è possibile morire in quel modo. “Purtroppo è ancora possibile-risponde-. Dobbiamo fare ancora di più perché non accada. Speriamo di avere tutti chiaro, nel tempo, il perché di questo fatto tragico. Se le istituzioni possono fare in modo che non accada più un evento del genere, dobbiamo essere pronti a capirlo e cercare di evitare tragedie come quella di sabato scorso”.
Giancarlo Vitale