Mangiare insieme è un valore che accomuna, il monito di Aiello in occasione del Corpus Domini

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Lancia un monito alla comunità il vescovo Arturo Aiello in occasione della celebrazione Corpus Domini, in programma l’11 alle 20 con la santa messa al Parco Palatucci e la processione eucaristica fino alla parrocchia Trinità dei poveri. “Diventa sempre più difficile – scrive Aiello – raccogliere la famiglia intorno alla mensa, anche nelle feste importanti, I genitori faticano ad abituare i bambini a stare a tavola seduti, in modo ordinato, senza bisticciare, a rimanervi anche dopo che hanno consumato la loro porzione di cibo”
“Perché non posso alzarmi ora che ho gia finito?” chiedono un po’ imbronciati. È faticoso far capire loro che si sta a tavola anche se non si ha fame, anche se si è già sazi, perché la mensa è un rito da celebrare e non un rifornimento di proteine e vitamine da espletare nel tempo più breve. Se poi i figli sono adolescenti, si comprende che sono a tavola solo fisicamente, mentre con il pensiero e il cuore sono altrove: già con gli amici o la ragazza, già nel migliore dei casi sul campo di calcio, dove li aspetta una partita. I più educati, si rimangono seduti, ma si vedono sbirciare il telefonino con l’occhio destro sotto la tovaglia per rispondere a un WhatsApp o verificare il numero sul display. Per loro la mensa è un supplizio, un obolo da pagare ai genitori che fanno la ricarica al telefonino, che elargiscono la paghetta settimanale, che hanno promesso di comprare l’ultima
maglietta firmata”.
Aiello si sofferma quindi sul valore di cui si carica la mensa “È difficile raccontare loro che la mensa è una barca che naviga nel mare della vita a rischio di naufragio, che a tavola si racconta il passato e si attende il futuro, che il mangiare insieme è un valore che accomuna, perché si condivide la vita e la morte, che, se i nostri genitori fossero ancora in vita, trascorreremmo volentieri ore e ore nel dolce porto della mensa. Anche l’Eucaristia è una mensa, la mensa della Parola e del pane. La stessa difficoltà che i genitori incontrano con i figli la Chiesa la vive con i fedeli, che vorrebbero una Messa veloce, stile fast food.
La festa del Corpus Domini sia l’occasione per riscoprire il piacere di sedere a mensa con Gesù, che ci offre la sua Parola, il suo corpo e il suo sangue.
Stare a mensa è cantare la vita”