Obiettivo Italia, un mosaico fototografico degli italiani di oggi

0
313

Un vero e proprio “censimento fotografico nazionale” chiamato “Obiettivo Italia”, frutto di un protocollo d’intesa tra la Federazione italiana associazioni fotografiche (FIAF) e l’Istat. Un progetto che diventa l’occasione per riflettere sulla capacità della fotografia di raccontare il reale. Prosegue fino a giovedì 14 marzo, presso il Circolo della Stampa in Corso Vittorio Emanuele II, 6 – Avellino, la mostra che riunisce le centosessanta immagini realizzate nella città di Avellino per “Obiettivo Italia”, il progetto organizzato dalla Fiaf, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, per festeggiare il 75mo anniversario della sua storia a cui ha partecipato Il circolo fotografico AvelliPHOTO.

E’ Luigi Cipriano, alla guida della Fiaf provinciale, a spiegare come “I soggetti presenti nelle 163 foto scattate in città dai foto-amatori di AvellinoPHOTO” sono stati scelti casualmente durante le due giornate primaverili del 6 e 7 maggio dello scorso anno, fotografati nel set allestito presso il Circolo della Stampa sul Corso di Avellino, così come avvenuto in circa centocinquanta “set” allestiti in tutta Italia dai circoli fotografici FIAF aderenti. A prendere forma un mosaico fotografico degli Italiani oggi, realizzato da tutti noi, con decine di migliaia di volti per guardarci allo specchio come Paese, grazie alla fotografia”. Il progetto “Obiettivo Italia” è ispirato all’idea di August Sander, il grande fotografo tedesco che negli Anni 20 pianificò il progetto di un“catalogo della società contemporanea. Le fotografie raccontano la vivacità e la curiosità dei protagonisti, si fanno specchio del nostro tempo e ribadiscono come l’arte fotografica continui ad essere un prezioso strumento per comprendere il mondo in cui viviamo”

Nei 75 anni di attività, la FIAF ha fatto la storia della fotografia amatoriale italiana, anche monitorando e ad interpretando i vari processi culturali attraversati nelle diverse fasi storiche, come spiega il presidente Roberto Rossi.