Omicidio Bembo, Mercogliano chiede giustizia per Roberto con un corteo silenzioso

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Omicidio Bembo, Mercogliano chiede giustizia per Roberto con un corteo silenzioso. Gli amici di Roberto hanno organizzato un corteo silenzioso, per lunedì 7 agosto, che partirà da piazza Municipio di Mercogliano alle ore 19 fino ad arrivare ad Avellino.

Nico Iannuzzi e Luca Sciarrillo accusati dell’omicidio di Roberto Bembo, deceduto il 10 gennaio scorso per le gravissime ferite dauna coltellata inferta alla gola sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso il proprio domicilio. A presentare l’istanza di scarcerazione il loro avvocato Gaetano Aufiero, accolta dal gip Fabrizio Ciccone del tribunale di Avellino .Nella richiesta avanzata dal penalista è stata evidenziata con forza la mancata deposizione della perizia medico legale dopo 7 mesi dal delitto che ha determinato un forte ritardo nella conclusione delle indagini che sono tuttora in corso.

Sulla revisione delle  misure cautelari il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, aveva  espresso le sue perplessità. E il 29 luglio scorso la comunità di Mercogliano con l’amarezza nel cuore ha voluto esprimere il suo grido di  dolore per la decisione del magistrato, uno degli striscioni appesi nella piazza del Municipio di Mercogliano proclama con forza: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.” Un altro eloquente messaggio è stato collocato all’ingresso del Palazzo di Giustizia del capoluogo, testimoniando il crescente sentimento di protesta e determinazione della popolazione.” Pretendiamo giustizia. vergogna”.

 

 

Il 29 luglio scorso, la comunità di Mercogliano ha espresso il proprio desiderio di giustizia per Roberto, tragicamente ucciso durante la mattina di Capodanno. I due presunti assassini, Luca Sciarrillo e Nico Iannuzzi, sono stati rilasciati e messi agli arresti domiciliari, una decisione del Tribunale di Avellino che ha lasciato l’intera comunità amareggiata e delusa. Una decisione, quella del Tribunale, che – ribadiamolo – non ha nulla a che vedere con quella che sarà la pena per Sciarrillo e Iannuzzi, difesi di fiducia dall’avvocato Gaetano Aufiero.

In risposta alla decisione del magistrato, degli striscioni sono stati appesi nella piazza del Municipio di Mercogliano con il messaggio: “Quando l’ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.” Un altro eloquente messaggio è stato collocato all’ingresso del Palazzo di Giustizia del capoluogo, testimoniando il crescente sentimento di protesta e determinazione della popolazione.