Partito Democratico, Boccia glissa su De Luca e fa eco a Misiani: la partita sul terzo mandato è tutt’altro che chiusa

Il capogruppo del Partito Democratico al Senato, grande ospite della Festa dell'Unità ad Avellino, ha ribadito che al momento le priorità sono altre, "l'unico problema che dobbiamo porci è come rispondere ai disagi delle persone, a quei 4 milioni di italiani che lavora e sono poveri"

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Tra i due quasi-colleghi lo spartito non cambia. Antonio Misiani prima e Francesco Boccia poi, evitano di inoltrarsi in qualsiasi discorso comprenda il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

Sintomo di quanto la partita tra la segreteria di Elly Schlein e il governatore sia delicata e si aggiudicherà ai punti. Intanto, i due pugili, si lavorano ai fianchi.

Il capogruppo del Partito Democratico al Senato, grande ospite della Festa dell’Unità ad Avellino, ha ribadito che al momento le priorità sono altre, “l’unico problema che dobbiamo porci è come rispondere ai disagi delle persone, a quei 4 milioni di italiani che lavora e sono poveri. Mi riferisco a chi ha paghe da fame, ben al di sotto dei 9 euro l’ora. Non penso che alla gente interessi cosa farà Boccia o chiunque altro. Il commissario Misiani è alle prese con un compito molto delicato, da ex commissario so come è difficile dirigere il partito in una regione come la Campania. Ognuno di noi deve dire cosa può dare al partito e non viceversa“.

Non manca un passaggio sul governo nazionale, dove l’unica priorità dell’opposizione è creare un fronte alternativo alle destre: “Le formule politiche non mi piacciono, so solo che quando abbiamo vinto è stato merito all’alternativa valida che abbiamo dato rispetto alle destre di questo Paese. Penso ai tagli sui trasporti, scuola, sanità. Tutto il fronte alternativo a Meloni, Salvini e quel che resta perché non è chiaro cosa voglia fare Tajani, è ben accetto“.

Ma il Partito Democratico si deve bene vedere prima di lanciarsi in crociate di unità con altre forze politiche, prima c’è da trovarla tra le sue tante componenti. De Luca e gli oppositori interni della segretaria dem sono facce della stessa medaglia che al momento non possono far dormire sonni tranquilli.

Il Pd è ripartito, e le tante feste dell’unità sparse in tutto lo Stivale ne sono una prova, di vitalità e vicinanza alle persone. Le elezioni europee sono un appuntamento cruciale per capire quale sarà la seconda vita del partito dem, così come la questione terzo mandato in Campania. Le regionali non sono vicine, a Schlein e De Luca probabilmente converrà esserlo.

Alessio Capone